Mohammad Rasoulof in fuga dall'Iran: il regista sarà a Cannes a presentare il suo film?

The Seed of the Sacred Fig sarà presentato domani sulla Croisette. Attesa per la presenza o meno del regista iraniano.

Primo piano del regista iraniano Mohammad Rasoulof

Il regista Mohammad Rasoulof è fuggito dall'Iran in seguito alla condanna ad otto anni di prigione inflittagli dal regime e domani al Festival di Cannes sarà presentato in anteprima mondiale il suo ultimo lavoro The Seed of the Sacred Fig. Da giorni la domanda tra gli addetti ai lavori è sempre la stessa: Rasoulof sarà presente a Cannes?

Rasoulof ha deciso di lasciare illegalmente l'Iran ed è arrivato in Europa pochi giorni fa, poco dopo aver ricevuto la condanna alla prigione e alle frustate dal Tribunale Rivoluzionario Islamico dell'Iran. Le autorità iraniane hanno fatto pressioni sul regista affinché ritirasse il film dal Festival di Cannes, molestando anche produttori e attori.

Rasoulof sì o no

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Mohammad Rasoulof in collegamento con il Festival di Berlino 2020

Da quanto si è appreso nelle ultime ore, Mohammad Rasoulof sarà presente al Festival di Cannes domani per la proiezione in anteprima del suo film. La conferma è stata diffusa dall'addetto stampa del lungometraggio. The Seed of the Sacred Fig, in base alla sinossi pubblicata, ruota intorno a Iman, un giudice istruttore del Tribunale Rivoluzionario di Teheran, che lotta contro la sfiducia e la paranoia mentre le proteste politiche a livello nazionale si intensificano e la sua pistola scompare misteriosamente. Sospettando il coinvolgimento della moglie Najmeh e delle figlie, Rezvan e Sana, decide di imporre delle misure drastiche nel proprio contesto familiare, facendo aumentare le tensioni.

Mohammad Rasoulof è uno dei registi più importanti dell'Iran, anche se nessuno dei suoi film è mai stato proiettato nel suo Paese perché vietati. Nel 2011, anno in cui vinse due premi a Cannes con il film Goodbye, venne condannato insieme al collega Jafar Panahi a sei anni di prigione e ad un divieto di vent'anni alla realizzazione di film per presunta propaganda anti-regime. La condanna venne successivamente sospesa e il regista fu rilasciato su cauzione. Nel 2017, a Rasoulof venne confiscato il passaporto in seguito al suo ritorno dal Telluride Film Festival, durante il quale venne proiettato il suo film A Man of Integrity.