Nel 2017 Michelle Hunziker, durante un'intervista del Corriere della Sera, ha confessato di esser stata "prigioniera di una setta per cinque anni". La showgirl si è aperta a proposito di quelli che ha definito come "i cinque anni più brutti della sua vita" per un motivo ben preciso: la vita è complicata, cadere in una trappola è facile e la sua storia potrebbe aiutare qualcuno un giorno.
"È la prima volta che racconto questa storia. Finora ho nascosto tutto persino a mia madre, l'unico con cui ne ho parlato è stato mio marito Tomaso. Quando ci siamo conosciuti abbiamo condiviso tutto: lui i suoi lutti e io la mia esperienza dei cinque anni in una setta." Ha spiegato la Hunziker durante l'intervista.
"Una volta uscita da lì è stato un continuo tentativo di ricostruire la mia vita." Ha continuato Michelle. "Non è stato facile accettare che fosse successo proprio a me: ho sofferto di attacchi di panico e per anni ho creduto che sarei morta di lì a poco, per soffocamento, come aveva previsto la setta."
La Hunziker doveva obbedire alle seguenti regole all'interno della setta:
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Igiene maniacale: tutti gli adepti erano obbligati a mantenersi puri, con una cura maniacale dell'igiene e dell'alimentazione. Non si poteva fare sesso e si doveva stare "alla larga da chi aveva dentro di sé Finzione, che è l'energia negativa, bassa e sporca".
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Nella setta, tutto ruotava attorno alla "cena del venerdì"; durante questi pasti le energie di defunti o spiriti elevati venivano canalizzate nei presenti: "Le canalizzazioni ci permettevano di sentirci protetti: forze superiori si scomodavano per indicarci la strada da seguire".
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Allontanamento delle persone care: Michelle ha dovuto dire addio sua madre, come racconta al Corriere: "Quando ha letto il libro le lacrime le appannavano gli occhiali. Mi ha confidato di aver mandato un suo socio, ateo, a fare terapia da Clelia per ottenere informazioni su di me. Anche lui, dopo una sola seduta, era stato reclutato".
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La dipendenza dalla setta: il successo di Michelle veniva ricondotto alla setta: "Non avevo vere capacità: ero la pedina di un disegno superiore per diffondere il bene. Io che non avevo mai avuto un ruolo, adesso ero una "guerriera della luce" che portava il messaggio di Dio. Ma dovevo espiare i peccati commessi".
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L'espiazione: Michelle fu costretta a passare il Natale da sola a rimuginare sui propri peccati: "Chiamavo festosa Aurora fingendo di avere gente a cena, per poi passare da sola il resto della sera in silenzio, davanti all'albero. Era come quando mio padre diceva vengo a prenderti per il weekend e poi non arrivava mai: speravo che almeno quella volta mia madre e Eros venissero a portarmi via. Ma come diceva Clelia, non mi voleva nessuno".
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Le minacce: quando Michelle decide di lasciare la setta arrivarono, prontamente, le minacce: "Umiliazioni, paura e sensazione di aver superato il limite. Ti avevamo dato occasione di purificare la tua anima: se ci lasci ti ammalerai e morirai".
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Gli altri vip della setta: all'interno della setta, racconta Michelle, c'erano molte persone famose: "Ero la gallina dalle uova d'oro, ma sono stata derubata soprattutto della dignità. Nella setta c'erano direttori di giornali, conduttrici tv, autori, magistrati, poi allontanati: io ero sufficiente al progetto".