Se c'è una cosa che ha reso famosi i film di Mel Gibson, a prescindere dal loro contenuto, è la raffigurazione della violenza. Nella sua filmografia convivono azioni brutali e chiarezza degli avvenimenti sullo schermo, anche in mezzo al caos, basta pensare alle torture di La passione di Cristo o i duelli in Apocalypto.
Leggi anche: Mel Gibson spara a zero su Batman v Superman e i cinecomics
L'attore e regista ne sa qualcosa di violenza e non è un grande fan di come la violenza sia usata nei blockbuster moderni, fino a dichiarare che i film della Marvel sono molto più violenti di ogni cosa lui abbia fatto finora.
In un'intervista al Washington Post sul suo ultimo film, Hacksaw Ridge, Gibson ha affermato di ritenere la violenza come un evento sportivo, un caos ordinato, lamentandosi che gli ultimi film usano la violenza senza coscienza, indicando i Marvel Studios come esempio errato.
"Riguardo la violenza, guardate qualunque film Marvel. Sono più violenti di qualunque cosa io abbia fatto, ma nei miei film, ti importa dei personaggi, così la violenza assume senso. Non ho altro da aggiungere."
Il regista americano accusa poi la violenza senza metodo nel MCU, dove lo spettatore è abituato a esplosioni di ogni tipo perchè è ciò che si aspetta, non per un qualche meccanismo sensato.
Hacksaw Ridge, distribuito in Italia da Eagle Pictures, racconta la storia di Desmond Doss, il primo obiettore di coscienza a ricevere la Medaglia d'Onore dal Congresso degli Stati Uniti. Venne catapultato nella Seconda Guerra Mondiale all'età di 23 anni e, cresciuto nella fede degli Avventisti del Settimo Giorno, rifiutò di portare con sé o maneggiare armi e si dedicò all'attività medica.
Continua a seguirci su Facebook, Twitter, Instagram, Youtube, Google+ e Telegram per aggiornamenti, notizie, e curiosità su film e serie TV!