Francesca Rocca, moglie di Mattia Torre, ha svelato alcuni retroscena del discorso fatto dalla piccola Emma ai David di Donatello, raccontando che durante la serata la bambina diceva di sentire la mano di suo padre sulla testa.
Questa settimana si è tenuta l'edizione 2021 dei David di Donatello, evento che ogni anno premia le migliori opere della precedente stagione cinematografica. Tanti sono stati i momenti della serata che hanno emozionato il pubblico ed i presenti alla cerimonia, tra cui quello che ha visto la figlia di Mattia Torre salire sul palco per ritirare la statuetta vinta per Figli dallo sceneggiatore scomparso nel 2019 a soli 47 anni. Un discorso tanto semplice quanto commovente, pronunciato con una lucidità spiazzante, dal ringraziamento alle ostetriche che fanno nascere vite ai medici che "si impegnano a non far volare via le persone", fino ad arrivare a quel "Bravo papà" finale che ha fatto commuovere tutti. Di questo discorso fatto dalla giovane Emma ne ha parlato sua madre Francesca Rocca, tramite un'intervista rilasciata a La Repubblica.
"Quando hanno annunciato la candidatura mi ha detto 'Mamma, non so perché ma sento che vincerà' ed io le ho detto che saremmo andate lì senza troppe aspettative ma che poteva preparare alcune cose da dire in caso di vittoria. Mi sembrava bello che fosse lei a ritirare il premio, anche perché Figli è ispirato ai nostri cuccioli", ha dichiarato Francesca, che con Mattia Torre ha condiviso 15 anni di vita e dal quale ha avuto anche un altro figlio, Nico, di 5 anni. Rocca ha quindi continuato a raccontare qualche retroscena del discorso di Emma: "Ha letto tutto quello che aveva scritto, io non ho modificato nulla. Ha dimostrato grande penna e grande cuore, la capacità di tenere a bada l'emozione enorme che aveva addosso. Una lucidità e una generosità che erano proprie del padre. Non ce l'aspettavamo, il premio, ma la felicità in queste due settimane trascorse con la candidatura è andata di pari passo con il dolore enorme di non poter vedere Mattia ritirare il premio. Il dolore non ci abbandona mai ma riusciamo a sublimarlo in altri modi".
Infine, Francesca Rocca ha spiegato quanto lei ed i suoi figli sentano costantemente la presenza di Mattia Torre: "Non siamo credenti, i nostri figli non sono battezzati. La morte di Mattia e la sua malattia sono stati uno strumento, drammatico ma anche molto poetico, per farli avvicinare alla natura della vita e della morte. Mattia ha avuto un crollo negli ultimi sei mesi ma per quattro anni aveva tenuto in modo straordinario: gliene avevano dati solo due di vita. Lui è stato un essere sovrumano e loro sono i suoi figli. Hanno vissuto la morte del padre ed il premio con una grande presenza. Ne parliamo tanto, vediamo i video, le foto, perché Mattia è talmente luminoso e solare anche adesso, che loro lo sentono vivo. Mi aiuta, ora, il lavoro fatto con mio marito. Sono sola con i miei figli ma quel che lui era risuona forte. Emma alla cerimonia mi diceva 'sento la mano di papà in testa'".