La madre di Matthew Perry, in occasione del primo anniversario della morte del figlio, ha rilasciato un'intervista a Savannah Guthrie di Today in cui rivela anche la sua frustrazione legata al non essere stata in grado di aiutarlo.
L'interprete di Chandler, ricordato anche da Jennifer Aniston a un anno dalla morte, ha infatti lottato a lungo contro le dipendenze e ha perso la vita a causa dell'uso della chetamina, che gli era stata fornita illegalmente da un gruppo di persone attualmente sotto processo.
Il ricordo di Matthew Perry
Suzanne, parlando del figlio, ha dichiarato: "Sono una donna davvero fortunata, ma c'era un problema che non ho potuto risolvere. Non sono riuscita ad aiutarlo".
Online, a un anno dalla morte dell'amico Matthew Perry, Jennifer Aniston ha invece pubblicato una serie di foto che la ritrae accanto a lui, invitando i fan a sostenere la fondazione fondata dalla sua famiglia.
Keith Morrison, patrigno di Perry, e le sorelle della star - Caitlin, Emily e Madeline Morrison - hanno parlato degli ultimi mesi di vita dell'attore e della fondazione benefica che hanno fondato nella speranza di proseguire il suo lavoro nell'aiutare le persone che, come lui, stanno lottando contro le dipendenze.
La madre Suzanne ha sottolineato: "Uno degli aspetti su cui si era concentrato maggiormente nella sua vita era aiutare altre persone, incoraggiarle a dire 'Ho bisogno di aiuto'. Ha provato a far capire alle persone che quella era una cosa coraggiosa".
La sorella Madeline e il patrigno Keith hanno sottolineato nell'intervista che non sono certi che Perry si fosse reso contro di essere ricaduto nella dipendenza, usando la chetamina per lottare contro la depressione e l'ansia.
La reazione dei fan
La madre Suzanne ha inoltre sottolineato che è colpita dal comportamento dei fan e dal loro affetto: "Ogni volta che sono al cimitero a Los Angeles ci sono delle persone che vanno a fargli visita, ancora oggi. Di solito è qualcosa che diminuisce nel tempo. Lasciano delle lettere davvero adorabili in cui si rivolgono a lui. Scrivono 'Mi sentivo così triste. Mi hai aiutato a superare gli anni dell'adolescenza'".
Morrison ha sottolineato che considera "incredibile" l'impatto che Matthew ha avuto nella vita degli altri e che conserva tutti messaggi: "Forse li renderà pubblici in futuro, in modo che le persone possano vederli. Ma gli volevano realmente bene perché potevano immedesimarsi in lui".