Nelle ultime ore c'è stata una svolta nelle indagini a seguito della scomparsa di Matthew Perry, co-protagonista della serie cult degli anni '90 "Friends". La Divisione Rapine e Omicidi del LAPD ha ufficialmente aperto un'indagine sulla morte, ipotizzando un omicidio a scopo di rapina.

Anche se nella casa non sono stati trovati segni di effrazione forzata e sul corpo non sono stati riscontrati segni di lotta o violenza, l'ipotesi di omicidio e rapina è stata presa in esame da parte delle autorità. L'autopsia ha rivelato che non c'era acqua nei polmoni dell'attore, anche se il suo corpo è stato trovato nella vasca idromassaggio della sua villa a Pacific Palisades. Di conseguenza, Matthew non è affatto morto per annegamento.
Il corpo dell'attore è già stato sottoposto a un'autopsia e i test tossicologici iniziali hanno rilevato che Perry non aveva assunto fentanyl o metanfetamine prima della sua morte. Tuttavia, non è escluso che l'attore possa aver assunto altre sostanze stupefacenti che hanno causato la morte. Infatti, nella sua villa a Los Angeles sono state trovate numerosi farmaci, tra cui antidepressivi e ansiolitici. Per avere un quadro completo e i risultati di ulteriori esami, sarà necessario attendere qualche settimana.

Dopo aver confermato la sua morte, gli operatori sanitari hanno trovato dei cerotti e delle gomme da masticare alla nicotina in casa, suggerendo che Matthew Perry avesse persino smesso di fumare. Un amico che lo aveva visto più volte nell'ultimo periodo ha affermato che l'attore era di "buon umore" pochi giorni prima della sua drammatica scomparsa.