Durante un'intervista diffusa da Jake's Takes, relativa al tour promozionale di Oppenheimer, Matt Damon ha parlato di un'esperienza personale molto delicata, rivelando di essere caduto in uno stato di depressione durante le riprese di un film che, in seguito, non si è rivelato essere quello che sperava.
Damon non ha esplicitamente menzionato il titolo del film, ma ha comunque riflettuto su come si sia trovato in una situazione in cui si è reso conto che il progetto non sarebbe stato in grado di soddisfare le sue aspettative. La star ha ricordato di essersi sentito abbattuto durante le riprese, principalmente per aver portato la sua famiglia sul set, causando loro una serie di disagi.
"Senza citare titoli specifici... a volte ti ritrovi sul set di un film che potrebbe non essere ciò che speravi, e tu stai ancora girando," ha esordito la star. "E ricordo che a metà della produzione, quando ancora mancavano mesi, avevo portato la mia famiglia in quel posto e li avevo messi in difficoltà... ricordo che mia moglie mi ha tirato su di morale perché ero caduto in depressione. Pensavo continuamente: 'Che cosa ho fatto?'".

"Lei mi ha semplicemente detto: 'Siamo qui adesso'. Sai, ed è stato come... Mi sono sempre vantato, in gran parte grazie a lei, di essere un professionista e questo significa che a volte devi affrontare una giornata di 15 ore e dare tutto te stesso, anche in quello che sai che sarà uno sforzo inutile. E se puoi farlo con la migliore attitudine possibile, allora sei un professionista, e lei mi ha davvero aiutato in questo."
Sebbene Matt Damon non abbia specificamente menzionato il film che lo ha fatto cadere in depressione, in passato ha parlato apertamente di svariate pellicole che si sono rivelate essere delle vere e proprie delusioni. Uno di questi film è The Great Wall del 2016, un progetto di Zhang Yimou che ha ricevuto recensioni negative e ha suscitato polemiche per la sua rappresentazione di un eroe caucasico.