Massimo Boldi e Christian De Sica sono stati per molti anni star del cinema italiano, portando al successo il genere dei cinepanettoni e dominando, commedia dopo commedia, il box office.
Il loro rapporto si è però incrinato e il settimanale Chi che sarà in edicola da domani sembra far emergere qualche nuovo dettaglio legato alla fine del loro rapporto professionale e umano.
Boldi ha esordito dichiarando: "Caro Christian, ti scrivo perché sono addolorato o forse semplicemente dispiaciuto".
L'attore punta poi il dito contro Silvia, la moglie di Christian e sorella di Carlo Verdone: "Mi spiace vedere questo tuo lato debole che il pubblico, il tuo pubblico, il nostro pubblico, non conosce. La tua debolezza ha un nome: Silvia, tua moglie. Lei, la tua agente, che decide, che programma la tua vita da sempre, anzi, da quando hai iniziato ad avere successo, da quando abbiamo iniziato ad avere successo con Aurelio De Laurentiis, 28 anni fa".
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Massimo Boldi prosegue poi rivelando che il suo collega, Silvia e De Laurentiis non gli avrebbero perdonato la decisione di andarsene nel momento del successo. La sua scelta è stata però presa dopo la morte della moglie Marisa, amica della moglie di De Sica. Nonostante il legame esistente da molti anni, inoltre, Christian e la consorte non hanno nemmeno partecipato al funerale della donna.
Boldi ha ammesso che sente la mancanza del suo amico e ha aggiunto: "So che prima di ogni trasmissione della quale sei ospite, tua moglie dice: "Niente domande su Boldi". Perché? Sono il diavolo? Che cosa avrei fatto? Di che colpa mi devo autocondannare?".
L'attore, inoltre, sostiene che ci sono tantissimi fan e giovani che gli chiedono continuamente quando si riformerà sul grande schermo la coppia Boldi-De Sica e di essere convinto che un film avrebbe di nuovo successo.
La lettera si conclude quindi con un'ulteriore spiegazione di quello di cui prova la mancanza: "Sono religioso e credo che il buon Dio mi abbia fatto avvicinare a te, abbia creato la nostra coppia sia professionale sia fuori dallo schermo per regalare risate alla gente, per allontanare i problemi in quelle due ore in cui veniva a vederci. Andare contro Dio, il volere di Dio che ci ha uniti... boh, dimmi tu, o ditemi voi, lo vedo come un peccato. Cara Silvia, sappi una cosa, mi manchi anche tu. Mi mancano i tuoi consigli sempre diretti e determinati. Mi manca parlare con te di Marisa, mi mancano i nostri ricordi".