Martin Freeman: l'entusiasmo dei fan disturba Riccardo III

La popolarità di Freeman porterebbe un pubblico giovane, e chiassoso, a teatro. Ma questo è davvero un male?

Il coriaceo Loki, alias Tom Hiddleston, non è passato indenne attraverso gli assalti delle fan che ogni sera lo attendevano fuori dal teatro dopo le repliche di Coriolanus assediandolo per strappare una foto o un autografo. Adesso a fronteggiare i problemi derivanti dalla popolarità su grande e piccolo schermo è la star di Sherlock Martin Freeman. Il simpatico attore inglese torna a teatro dopo quattro anni di assenza cimentandosi per la prima volta in un adattamento Shakespeariano, la celebre tragedia Riccardo III. La pièce sarebbe già in scena da qualche giorno, ma il compassato pubblico teatrale inglese non gradirebbe l'eccessivo entusiasmo dimostrato dalle fan ogni volta che Freeman appare sul palco. A quanto pare i brani interpretati dall'attore, in particolare il celebre monologo iniziale, verrebbero accompagnati da applausi, urla di entusiasmo e incitazioni da parte delle fan di Lo Hobbit. La presenza di Freeman ha, infatti, attratto un pubblico giovane, poco abituato al rigore del teatro, e i puristi che frequentano abitualmente i teatri inglesi sarebbero infastiditi da questo eccesso di entusiasmo. Maureen Lipman, attrice teatrale che si prepara a recitare nella produzione di Daytona, commenta: "La faccia di Martin Freeman è su ogni bus di London. Questa produzione si rivolge a un pubblico giovane che passa la maggior parte della propria giornata con la musica nelle orecchie. Non è Riccardo III, ma Riccardo il concerto rock."

Martin Freeman a teatro
Martin Freeman a teatro

A peggiorare la situazione sarebbe intervenuto lo stesso regista della pièce in scena al Trafalgar Transformed, Jamie Lloyd, il quale ha promesso sangue a fiumi sul pubblico delle prime file. L'attrice Haydn Gwynne, che ha affiancato Kevin Spacey nel Riccardo III in scena all'Old Vic nel 2011, commenta: "Se le persone applaudono all'inizio, c'è il rischio che vengano portati fuori dalla storia. L'attenzione non dovrebbe essere concentrata su un attore famoso, ma sui personaggi e sulla pièce".

A mitigare gli animi interviene il premio Oscar Christopher Hampton secondo cui non ci sono problemi con persone che dimostrano entusiasmo verso le performance degli attori durante uno spettacolo. "Attrarre nuovi spettatori teatrali è il Sacro Graal, per quanto mi riguarda. Vogliamo che ne vengano moltissimi. Voglio che le persone a teatro si divertano e voglio che siano libere di esprimersi, non ci vedo niente di male". A difendere il giovane pubblico di Riccardo III interviene anche il regista Jamie Lloyd: "Le standing ovations durante lo show sono state spontanee e hanno riguardato l'intero cast, non solo Martin. Credo che si tratti di autentiche reazioni entusiastiche del pubblico giovane."