Marilyn Manson, quando su Evan Rachel Wood diceva: "Sogno di spaccarle il cranio"

In un'intervista del 2009 Marilyn Manson raccontò il desiderio di uccidere Evan Rachel Wood, ricordando gli abusi perpetrati ai danni della sua ex fidanzata.

Nel 2009 Marilyn Manson raccontò pubblicamente i suoi abusi su Evan Rachel Wood, ex fidanzata che proprio questi giorni lo ha accusato di quanto fatto all'epoca della loro relazione. Il cantante non ebbe problemi ad ammettere di desiderare di spaccare il cranio dell'attrice, ricordando anche ciò che arrivò a fare il giorno di Natale nel 2008.

Marilyn Manson Byenexa
Una foto di Marilyn Manson

Nei giorni scorsi l'interprete di Westworld ha condiviso su Instagram un post con cui ha accusato pubblicamente Marilyn Manson di essere stato il suo abusatore. In realtà l'attrice aveva già parlato in passato di questi abusi, senza però rivelare il nome dell'uomo in questione. Come prevedibile, sui social si è subito scatenato il delirio ed ognuno ha espresso la propria opinione su questa triste vicenda, schierandosi a favore o contro Evan Rachel Wood, accusata da alcuni di aver "denunciato troppo tardi" o di essersi inventata tutto. Subito dopo le dichiarazioni dell'attrice, la casa discografica di Manson lo ha scaricato, e questo ha fatto storcere il naso a coloro che hanno paragonato questo caso a quello di Johnny Depp e la sua ex moglie, sostenendo che scelte del genere debbano essere prese in seguito ad un processo in tribunale. Non tutti sanno, però, che lo stesso Marilyn Manson raccontò pubblicamente gli abusi a cui fa riferimento la sua ex fidanzata. Tutto risale al 2009, quando Manson rilasciò una lunga intervista a Spin, parlando anche della depressione vissuta in seguito alla rottura con Wood.

Evan Rachel Wood a Venezia 2011 per presentare Le idi di Marzo
Evan Rachel Wood a Venezia 2011 per presentare Le idi di Marzo

"Il mio punto più basso è stato il giorno di Natale del 2008. Le mie pareti erano ricoperte di bozze di testi e sacchetti di cocaina inchiodati al muro. Stavo lottando per affrontare la solitudine, il sentirmi abbandonato e tradito dopo aver riposto la mia fiducia in una persona. E questo è un errore in cui tutti possono identificarsi. Ogni volta che l'ho chiamata (Evan Rachel Wood, ndr) quel giorno, ovvero 158 volte, ho preso una lametta e mi sono tagliato in faccia o sulle mani", ha dichiarato Manson, spiegando cosa l'abbia portato a gesti così estremi: "Mi guardo indietro ed è stata una cosa davvero stupida da fare. Era intenzionale, era una scarificazione e questo era come un tatuaggio. Volevo mostrarle il dolore che mi ha fatto passare. Era tipo 'Voglio che tu veda fisicamente quello che hai fatto'. Sembra inventato ma è completamente vero e non me ne frega niente se la gente ci crede o no. Ho le cicatrici per dimostrarlo. Non volevo che la gente mi chiedesse ogni volta che facevo un'intervista 'Oh, questi segni riguardano la relazione con la tua ex ragazza?' ma quel danno ne fa parte, e la canzone 'I Want to Kill You Like They Do in The Movies' ("Voglio ucciderti come fanno nei film", ndr) parla delle mie fantasie. Ogni giorno ho fantasie di spaccarle il cranio con una mazza".