È giovane e fa già parlare di sé, grazie alla serie di successo Curon in cui ha interpretato una dei protagonisti: Margherita Morchio, durante il nostro Ultrapop Festival, ha parlato con noi delle sue impressioni in merito al mondo del cinema.
Il cinema italiano oggi ha ancora senso oppure si dovrebbe puntare a nuove frontiere, come i servizi streaming? Siamo in grado di realizzare di nuovo film di genere in Italia? Margherita Morchio, nuova stella nascente nel panorama cinematografico italiano, ha risposto sul nostro canale Twitch di Movieplayer a queste domande impegnative:
"L'esperienza che si vive al cinema rimane unica" - ha risposto Margherita - "quando guardi un film in sala, lo guardi con occhi "diversi", c'è un'atmosfera diversa, riesci forse ad apprezzare il film nella sua completezza, non eliminerei mai e poi mai il cinema dalle nostre vite. È vero che oggi viviamo una vita più frenetica, c'è poco tempo ormai per l'appuntamento al cinema, per questo i servizi streaming come Netflix, offrono un'alternativa sicuramente efficace e avvincente per chi vuole scegliere la comodità di guardarsi un bel film anche da casa. Ma i due mondi possono coesistere, il cinema rimane un rituale a cui non vorrei rinunciare."
"Anche lo stesso settore cinematografico si è dovuto adattare ai tempi odierni" - ha continuato Margherita - "la produzione è più veloce, una serie tv sui canali streaming si fa in fretta, Curon l'abbiamo girato in tre mesi, è tutto più veloce, forse un po' più faticoso, mi viene da pensare per noi attori al processo di immedesimazione nel personaggio, c'è poco tempo per farlo... Forse in una produzione simile perdi alcuni dettagli rispetto a una produzione cinematografica, ma ne guadagni sicuramente in quantità di lavori che riesci a fare. In particolare qui in Italia, sfruttando anche le opportunità offerte da questi canali, possiamo ritornare a fare film o serie di genere. Siamo più che pronti, ne è una prova Curon. Abbiamo inoltre tante belle storie da raccontare e, non meno importante, ci sono tanti spettatori italiani, giovani, giovanissimi e meno giovani, a cui piacciono queste storie e questi "nuovi" esperimenti italiani."