Mahmood: "Dopo Sanremo non mi riconoscevo più, mia madre era spaventata."

Mahmood, intervistato recentemente da Il Corriere della Sera, ha parlato del periodo difficile che ha vissuto dopo Sanremo 2019: 'Non ero più io. Mi vedevo con la coda da scorpione'.

Mahmood ha recentemente fatto alcune rivelazioni relative a sua madre, al successo e al Festival di Sanremo, durante un'intervista con il Corriere. Il cantante, divenuto famoso nel 2019, ha rivelato che "dopo la vittoria di Sanremo mia madre si è spaventata, mi vedeva diverso, capiva che non mi riconoscevo. Io rispecchiandomi vedevo una figura oscura con la coda da scorpione, non mi trovavo."

"Quando mi sono ritrovato, si è tranquillizzata lei. Ma appena arriva qualcuno di giovane che ha successo, lei si preoccupa. Ad esempio i Måneskin. Vincono Sanremo, e mia madre si agita: 'Quelli sono piccoli, ora come fanno?'" A proposito della madre l'artista ha aggiunto: "Mi piace farla viaggiare. Fino a cinquantasette anni lei non aveva visto niente, tranne Orosei e Rozzano. Cinque anni fa l'ho portata a Londra, ci siamo fatti i selfie davanti a Buckingham Palace. Abbiamo selfie di noi davanti ai monumenti di tante città del mondo. Mesi fa le ho detto: 'Domani ti porto al Lago di Como'".

"Mio padre si è sposato quattro volte. Ha avuto altri figli. Non so se gli manco. Forse è in Egitto, o forse a Milano." Ha rivelato Mahmood parlando del padre. "Non ci sentiamo da qualche mese. Per quello che l'ho vissuto mi ritrovo in alcuni atteggiamenti: l'essere burlone, il voler far ridere gli altri".

L'autore di 'Soldi', infine, ha parlato della sua infanzia e del bullo che lo perseguitava da bambino: "Dai sette ai quindici anni sono stato cicciotto. Cicciotto e con gli occhiali da vista, mi mancavano tre gradi. Un giorno si presenta il bullo che mi butta la cartella dalla finestra. Il bullo della scuola aveva la pelle più scura della mia. Scuola di Rozzano, con giapponesi, rumeni, egiziani, africani. Il problema non erano le razze."