Lucy Lawless, alias Xena, ha contestato sui social una teoria complottista promossa da Kevin Sorbo, alias Hercules, sul recente assalto a Washington. L'attore, da anni apertamente sostenitore di Donald Trump, ha infatti ritwittato una teoria secondo la quale i terroristi che hanno preso d'assalto Capitol Hill per sabotare il conteggio dei voti dell'Electoral College sarebbero stati non dei fedeli seguaci del credo trumpiano, bensì degli oppositori del presidente uscente, camuffati per diffamare l'elettorato di destra. Sorbo ha commentato una foto dicendo "Non mi sembrano dei patrioti...", al che la collega neozelandese ha risposto così: "No, Peanut. Non sono patrioti. Sono le vostre scimmie volanti, terroristi fatti in casa, agenti di QAnon. Sono i deficienti che vanno in giro a fare danni in nome di quelli come te, che li manipolano e li spingono a fare del loro peggio."
La reazione di Lucy Lawless è stata notata da molti utenti di Twitter e ha portato Newsweek a scrivere un articolo che riassume il rapporto tutt'altro che roseo tra lei e Kevin Sorbo, con il quale è apparsa prima in Hercules, come guest star occasionale mentre lui era protagonista, e poi a ruoli invertiti in Xena principessa guerriera. Come ricordato dalla testata americana, Sorbo era invidioso del successo dello spin-off, che eclissò rapidamente la serie madre, e in un'intervista affermò di non esserne un fan perché lo trovava troppo violento e intriso di tematiche lesbiche. Qualche anno dopo rincarò la dose insultando direttamente l'attrice, sostenendo che avesse ottenuto la parte andando a letto con uno dei produttori esecutivi, Rob Tapert, di cui è tuttora la moglie (in realtà ebbe il ruolo principalmente perché era già residente in Nuova Zelanda, dove si giravano entrambi gli show).
Lucy Lawless: "Ai tempi di Xena non sapevo di fare la storia della tv"
Alcuni hanno sottolineato nei commenti che non è la prima volta che Sorbo fa brutte figure, e che godrebbe di una pessima reputazione dai tempi della sua esperienza nei panni di Hercules. L'attore, che sostiene di essere parzialmente discriminato a Hollywood a causa della sua fede cristiana (motivo per cui recita spesso in film a tema religioso come God's Not Dead), è stato accusato di molestie sessuali nel 2019, e nel 2004 è stato criticato per una frase dai toni antisemiti, durante una discussione sul film La passione di Cristo.