Luca Guadagnino, la sua quarantena a Milano: "Ho paura per i miei cari".

Il regista Luca Guadagnino esprime tutta la sua preoccupazione sull'emergenza Coronavirus dalla sua quarantena a Milano, dove continua a lavorare in isolamento ai suoi prossimi progetti.

Il regista Luca Guadagnino ha raccontato dalla sua quarantena milanese lo smarrimento e le preoccupazioni per la pandemia Coronavirus che sta affliggendo l'intero pianeta.

In una recente intervista rilasciata a Vulture, Luca Guadagnino racconta come si stia tenendo impegnato col lavoro di post-produzione di 3 progetti. Il primo in ordine di lavorazione è la serie HBO 'We Are Who We Are', incentrata sul legame di due adolescenti in una base militare americana in Italia. Oltre a questo sta producendo il prossimo film del regista Ferdinando Cito Filomarino, una storia drammatica dal titolo 'Born to Be Murdered', e sta lavorando al documentario su Salvatore Ferragamo.

"La tecnologia è di grande aiuto, perché puoi lavorare e rilasciare commenti mentre le persone stanno facendo la stessa cosa dal loro isolamento. Avrei dovuto lavorare in Svezia e Francia, perché i miei collaboratori si trovano lì. Prima che l'emergenza scoppiasse e iniziasse la fase di quarantena, i commenti erano tipo 'Oh, ci dispiace molto per voi (italiani).' E invece adesso Francia, Spagna, Austria e Germania sono in quarantena; è strano essere stati i primi." Per il regista è di primaria importanza che le persone capiscano che il Coronavirus ormai è una drammatica realtà che coinvolge l'intero pianeta, non solo i singoli stati che fino ad ora ne sono stati maggiormente colpiti, come Italia e Cina: "Questa è una pandemia, e prima o dopo colpirà ovunque. Due mesi fa è stata la Cina, poi Giappone, Corea, Iran e Italia, e adesso si sta espandendo a macchia d'olio. La reazione peggiore è la negazione o la compiacenza del fenomeno. Dobbiamo capire che siamo tutti esposti al rischio, nessuno escluso".

"Sono spaventato?" si chiede Luca Guadagnino. "Probabilmente se fossi anziano lo sarei di più. Ma sono molto preoccupato per le persone che amo." L'ultima fatica del regista italiano è stato l'horror Suspiria, ma il regista è particolarmente conosciuto e amato per il film premiato agli Oscar nella categoria miglior sceneggiatura non originale Chiamami col tuo nome.