Luca Guadagnino risponde alle accuse mosse contro il suo Chiamami col tuo nome di aver scelto attori eterosessuali come Armie Hammer o Timothee Chalamet in ruoli gay.
Mentre è in arrivo sul piccolo schermo la sua serie We Are Who We Are, Luca Guadagnino affronta le polemiche sollevate dal suo successo Chiamami col tuo nome rispondendo per le rime a chi lo accusa di aver scelto attori etero in ruoli gay.
"Ho letto troppo Freud per prendere seriamente questo tipo di critiche" esclama Guadagnino in un'intervista all'Indipendent. "Non credo di avere il diritto di decidere se un attore sia etero o no. Chi sono io per sapere cosa pensano gli attori nell'intimità. Sì, Armie Hammer è etero con moglie e figli e lo stesso posso dire di Timothée Chalamet. Ma io chiedo forse di giurare sulla propria identità sessuale prima del casting? No di certo!".
Il regista prosegue: "Mi sembra sciocco, perfino assurdo. Se dovessi scegliere gli attori solo basandomi sulla realtà non potrei scegliere nessuno. Devo scegliere Oliver per interpretare Oliver perchè le identità degli uomini gay sono molteplici come i fiori sulla Terra. Perciò non esiste un'identità gay. Ogni persona gay è completamente diversa da un'altra. Seguendo questo ragionamento dovrei scegliere Oliver per fare Oliver, Ma Oliver non esiste, è una creazione dello scrittore André Aciman. La bellezza del recitare è la possibilità di creare e impersonare nuove identità. Quando penso a un grande ritratto di un serial killer, il mio primo riferimento è Anthony Hopkins ne Il silenzio degli innocenti. Ma Sir Hopkins ha bisogno di essere un serial killer nella vita reale per interpretare quel ruolo?"