Lite Virzì - Ramazzotti, parlano i testimoni: "Si minacciavano di morte, lei colpiva la figlia di lui"

I due ex coniugi hanno ritirato le rispettive querele e sarebbe stato raggiunto un accordo giudiziario, ma il litigio è stato violento

Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì sul red carpet

Eravamo rimasti alla furiosa lite che aveva visto protagonisti Paolo Virzì e Micaela Ramazzotti a Roma lo scorso 20 giugno, e anche se i due ex-coniugi hanno ritirato le rispettive querele, la lite è stata decisamente violenta, come affermano oggi i testimoni di quella folle serata in un ristorante del centro della capitale.

Alla fine è stato trovato un accordo giudiziario. L'inchiesta per violenza privata e lesioni, con tutte le sue incognite, finisce in archivio. Gli approfondimenti dei carabinieri, coordinati dalla PM Barbara Trotta, hanno ricostruito una mezz'ora di fuoco in cui sono stati coinvolti anche la figlia maggiorenne del regista, Ottavia, e il nuovo compagno dell'attrice, il personal trainer Claudio Pallitto.

Ramazzootti, già all'epoca in cui la lite divenne di dominio pubblico, denunciò che Virzì le aveva sputato addosso e l'aveva insultata con epiteti come "brutta me..., mi...a". Pare poi che per almeno due volte aveva preso lo smartphone a Ottavia e l'aveva scagliato a terra ma lei, dopo averlo di volta in volta ripreso continuava a filmare tutto.

Venezia 2017: Micaela Ramazzotti al photocall di Una famiglia
Venezia 2017: Micaela Ramazzotti al photocall di Una famiglia

I retroscena raccontati dai testimoni

Tutto questo sotto gli occhi dei clienti del ristorante in cui stava avvenendo la lite. La signora N.V.E., stupefatta, ricorda di una "donna con il vestito a fiori" (Ramazzotti, ndr) che colpiva "l'altra (Ottavia Virzì, ndr) alla testa ed al volto mentre un altro uomo sui 50 anni (Paolo Virzì, ndr) cercava di separarle".

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"Ramazzotti strappava gli occhiali a Virzì gettandoli in strada", hanno aggiunto in una nota i carabinieri, a corredo anche del racconto del proprietario del locale G.P., secondo il quale le due donne si sono scambiate schiaffi "mentre la più giovane effettuava anche riprese con il cellulare". La figlia del regista si sarebbe poi barricata in bagno per sfuggire all'aggressione, mentre la Ramazzotti colpiva a pugni la porta.

Alla fine, il primo a ritirare la querela nei confronti dell'ex moglie è stato il regista Paolo Virzì, assistito dall'avvocata Grazia Volo. "Micaela Ramazzotti non presenterà opposizione alle disposizioni del PM e ha provveduto a ritirare la querela al tempo sporta contro Virzì. La decisione è stata assunta a tutela della serenità e a protezione dei propri figli soprattutto nel delicato momento in cui le iniziative intraprese in tal senso sembrano dare i risultati sperati", hanno poi fatto sapere gli avvocati Annamaria Bernardini De Pace e David Leggi.