Sei mesi dopo la morte improvvisa di Lisa Marie Presley, il dipartimento di medicina legale della contea di Los Angeles ha rivelato la causa del decesso della figlia del Re del Rock. Il coroner ha stabilito che la morte è stata causata da "un'ostruzione dell'intestino tenue causata da tessuto cicatriziale che si è sviluppato dopo un precedente intervento di chirurgia bariatrica anni fa". La figlia di Elvis Presley è morta il 12 gennaio a 54 anni.
Il medico legale ha confermato che Presley è stata trovata priva di conoscenza a casa sua, poi è stata trasportata in ospedale, dove è morta in modo indicato come "naturale". Yahoo Entertainment aveva confermato i report di TMZ secondo cui la musicista era stata ricoverata d'urgenza in terapia intensiva dopo aver subito un sospetto arresto cardiaco.
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Dopo la prima autopsia, la causa della morte di Lisa Marie è stata rinviata e la portavoce del medico legale Sarah Ardalani ha dichiarato: "Rinviato significa che dopo un'autopsia, la causa della morte non è stata determinata e il medico legale richiede ulteriori indagini sulla morte, compresi ulteriori studi. Una volta che gli esami/studi vengono conclusi, il medico valuta nuovamente il caso e fa la determinazione della causa della morte".
Ieri TMZ ha dichiarato, inoltre, che il rapporto tossicologico rilasciato insieme alla causa della morte, riferisce la presenza di "livelli terapeutici di ossicodone", così come l'oppioide buprenorfina, usato per trattare il dolore cronico e la dipendenza da oppioidi, nel suo sistema. C'erano anche "tracce" del farmaco quetiapina, usato per curare depressione, ansia e schizofrenia. Il rapporto rileva che a Lisa Marie Presley, che ha lottato a lungo contro la tossicodipendenza e l'alcolismo, erano stati prescritti oppioidi per una procedura cosmetica alla fine dell'anno scorso.