Lars von Trier: 'Non so se riuscirò a girare film da sobrio''

Per il regista danese si prospettano tempi duri visto che, dopo essersi disintossicato dall'uso di alcool e droghe, troverebbe maggiori difficoltà nel produrre le sue opere.

Dopo la disastrosa conferenza stampa a Cannes di qualche anno fa durante la promozione di Melancholia, Lars von Trier aveva fatto voto di silenzio giurando di non lasciare più dichiarazioni alla stampa. Adesso il regista danese avrebbe infranto il fioretto per confessarsi al quotidiano danese Politiken. Nel corso dell'intervista il cineasta, impegnato da qualche anno a disintossicarsi da alcool e droga, ha spiegato che starebbe pensando di smettere di fare cinema a causa delle difficoltà che trova a creare da sobrio. Adesso che frequenta ogni giorno gli Alcolisti Anonimi, von Trier teme di essere in grado di scrivere solo film di scarsa qualità.

"Non so se se riuscirò a realizzare ancora film e la cosa mi preoccupa" spiega l'autore. "Non ci sono espressioni creative di alto valore prodotte da ex alcolisti e da ex tossicodipendenti. Chi si sarebbe interessato dei Rolling Stones senza droga o di Jimi Hendrix senza eroina?"

Lars Von Trier spiega che una bottiglia di vodka al giorno lo aiutava a entrare in un mondo parallelo necessario per la creazione e aggiunge di aver completato la sceneggiatura di Dogville in 12 giorni. in seguito, da sobrio, ci ha messo un anno e mezzo per scrivere la sua odissea sessuale Nymphomaniac. Per Lars, adesso, il futuro si prospetta incerto, ma noi ci auguriamo che riesca a mantenere intatta la sua ispirazione anche ora che si è disintossicato.