Giorgio Cantarini, il bambino che interpreta il piccolo Giosuè ne La vita è bella, ha compiuto 29 anni lo scorso aprile, ha scelto di continuare a recitare, ottenendo qualche ruolo anche negli Stati uniti, e dice di avere degli splendidi ricordi dei giorni passati sul set con Roberto benigni. Ecco com'è oggi e quali altri film ha fatto.
"Fino ai diciotto anni, volevo diventare calciatore, il cinema era qualcosa che mi era piaciuto, però poteva anche finire lì..." ha raccontato il giovane attore ad un giornalista del Corriere della Sera. "Poi, dopo il liceo, su consiglio di Benigni, col quale sono sempre rimasto in contatto e che ancora mi invita alle prime o a prendere un gelato, ho tentato il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Mi sono diplomato nel 2014."
L'interprete di Giosuè ha definito il film come un incredibile trampolino di lancio: "Da lì in poi ho continuato a lavorare nel cinema, per esempio ne Il Gladiatore di Ridley Scott, dove interpretavo il figlio di Russell Crowe. Alla fine del liceo scattò qualcosa: capii che mi piaceva stare sul set e che quella era la mia vita."
A proposito di Benigni e la moglie Cantarini ha dichiarato: "Con Roberto e Nicoletta ci siamo sempre sentiti negli anni. Certo, viviamo in città diverse e loro sono impegnatissimi, ma quando ho belle notizie o lavori nuovi su cui mi fa piacere avere un consiglio o un'opinione, li contatto sempre volentieri."
De La Vita è bella il giovane attore conserva uno splendido ricordo: "Sicuramente è stata faticosa, però l'ho vissuta comunque come un gioco, un po' come quello che faceva il mio personaggio nel film. Mi ricordo per esempio che quando mi vedeva giù o di cattivo umore, Roberto veniva da me e mi chiedeva se c'era qualcuno della troupe che non mi piacesse, facendo poi finta di mandarlo via. Ricordo anche il tecnico del suono, un omone con la barba nera e un vocione profondo che mi raccontava sempre delle storie sui pirati mentre mi metteva il microfono."
Il ventottenne è recentemente volato a New York per avere qualche opportunità in più dal punto di vista lavorativo: "Qui per un giovane attore ci sono molte più vie. Per i provini, ad esempio, ci sono tante piattaforme online per candidarsi che funzionano bene. Poi qui siamo a Broadway, c'è tanto teatro, tante pubblicità: qualcosa da fare si trova sempre."