Alcune scene de La isla mínima sono ispirate al lavoro di due fotografi, nello specifico alle fotografie di Hector Garrido e Atín Aya; il lavoro di quest'ultimo ha impressionato i cineasti dall'istante in cui hanno visto le sue opere in una mostra retrospettiva.

Le fotografie aeree presenti all'inizio del film sono state digitalizzate da Israel Millan dalle fotografie di Hector Garrido, in seguito il fotografo ha pubblicato un libro, "Armonía fractal de Doñana y las marismas" (Fractal Harmony of Doñana and marshes) che include alcune delle immagini utilizzate nel film.

Le immagini di Garrido ritraggono varie paludi dell'Andalusia, come quelle di Coto Doñana e le Salinas de San Fernando a Cadice, mentre il lavoro di Aya riguardava principalmente paesaggi e stralci di vita quotidiana.
Il film ha ricevuto recensioni per lo più positive, ha un punteggio di approvazione della critica del 92% sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes, con una valutazione media di 7,72 / 10, basata su 36 recensioni. Il consenso critico del sito recita: "Tanto narrativamente teso quanto riccamente atmosferico, La isla mínima entusiasma gli spettatori grazie ad un thriller ben fatto con sfumature sorprendenti."