Dopo Il mondo deve sapere. Romanzo tragicomico di una telefonista precaria, che ha ispirato Tutta la vita davanti di Paolo Virzì, anche Accabadora, nuovo romanzo della scrittrice sarda Michela Murgia, Premio Campiello 2010, diventa un film. La pellicola in questione si intitolerà L'ultima madre e sarà diretta dall'esordiente Emanuela Rizzotto. Le riprese del film, prodotto da Francesco Tagliabue della Fast Rewind, si terranno a Roma e in Sardegna, nella penisola di Sinis, intorno a Cabras e Oristano. Protagonisti annunciati Giuseppe Zeno e Astrid Meloni, ma si vocifera che nella pellicola potrebbe comparire anche la star internazionale Omar Sharif.
Accabadora, termine sardo che trae origine dallo spagnolo acabar (finire), è ambientato nella Sardegna degli anni '50 e parla dei fillus de anima, bambini che vengono affidati dalla madre povera a un'altra donna che non può avere figli. Il romanzo racconta la storia di Maria, quarta figlia di una madre vedova, che va a vivere nella casa della sarta Bonaria Urrai. Maria fatica a comprendere alcuni aspetti della vita della vecchia sarta, sempre vestita di nero, silenziosa, ma carica di un fascino misterioso. La donna esce spesso nel cuore nella notte. In paese lo sanno tutti, ma Maria ignora che quelle uscite notturne fanno parte del mestiere dell'accabadora, di colei che entra nelle case per portar fine alle sofferenze con una morte pietosa. Il suo è il gesto amorevole e finale dell'accabadora, l'ultima madre.