Poco più di un anno dopo la morte di Kobe Bryant, sua moglie Vanessa Bryant ha condiviso in una serie di post su Instagram i documenti che rivelano i nomi degli agenti che hanno fotografato e diffuso le immagini della tragedia aerea in cui è morto suo marito.
Come riportato da ESPN, Vanessa Bryant ha pubblicato alcuni stralci tratti dal documento di denuncia contro la polizia e i vigili del fuoco di Los Angeles. I 12 post recano i nomi degli agenti che hanno fotografato quanto avvenuto a suo marito Kobe Bryant e a loro figlia Gianna. Fin dall'inizio, la donna ha mostrato dubbi sulla gestione della privacy dell'evento e ne ha parlato con lo sceriffo Alex Villanueva.
Nonostante le garanzie fornite, però, lo smartphone di un agente è stato trovato con un numero di fotografie dell'evento comprese tra le 25 e le 100. Tali fotografie, poi, sarebbero state condivise dall'agente con alcuni suoi colleghi non coinvolti nel caso. Per questo motivo, Vanessa Bryant ha deciso di condividere su Instagram un post che rivelasse i nomi degli agenti coinvolti in tale azione: Joey Cruz, Rafael Mejia, Michael Russell e Raul Versales.
Già a inizio mese, la donna ha vinto una causa relativa al fatto che i nomi dei quattro agenti coinvolti venissero rivelati. Secondo quanto riportato: "Rafael Meija è accusato di aver condiviso le foto con altri colleghi con il mero obiettivo di fare gossip". Le fotografie sono poi finite tra le mani di agenti della polizia non coinvolti nelle indagini e membri delle loro rispettive famiglie.