Kevin Spacey difende il suo coming out dopo le accuse di molestie sessuali: "Ero sotto pressione"

Kevin Spacey ha difeso il suo coming out dopo le accuse di Anthony Rapp, rivelando che all'epoca era sotto pressione e 'doveva dire qualcosa'.

Kevin Spacey difende il suo coming out dopo le accuse di molestie sessuali: 'Ero sotto pressione'

Kevin Spacey ha parlato per la prima volta della controversia riguardante il suo coming out del 2017, quando si è dichiarato gay come risposta alle accuse di molestie sessuali mosse nei suoi confronti da Anthony Rapp. Durante la terza settimana del suo processo che sta avendo luogo presso un tribunale di Londra, Spacey ha riconosciuto che i membri della comunità LGBTQ+ sono rimasti sconcertati dal contesto della sua dichiarazione.

Spacey ha affermato di comprendere perfettamente il motivo per cui le sue parole siano state interpretate in quel modo e ha chiarito che non era affatto sua intenzione. L'attore si è dichiarato non colpevole, sebbene sia accusato di 12 capi di imputazione di aggressione sessuale a danno di quattro uomini.

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La star ha spiegato al tribunale che, dopo essere stato contattato da Buzzfeed riguardo all'accusa di Rapp, ha consultato il suo team formato da avvocati, addetti stampa e manager, per decidere come reagire: "Le persone che avevo intorno in quel momento erano dei professionisti e hanno fatto del loro meglio".

"Ero sotto pressione e dovevo assolutamente dire qualcosa, sarebbe stato un incubo per le pubbliche relazioni se non lo avessi fatto. Capisco perché le persone hanno risposto in quel modo; forse ora che le accuse di Anthony Rapp si sono dimostrate false, la gente leggerà quella dichiarazione con un po' più di comprensione", ha concluso Kevin Spacey.