Kate Winslet ha dovuto essere "fottutamente coraggiosa" per le scene di nudo del film Lee, sia fisicamente che psicologicamente. L'attrice infatti ha dovuto affrontare le ennesime critiche sul suo corpo e l'ostilità degli investitori maschi nei confronti del film di cui è attrice e produttrice. In un'intervista a Vogue, Winslet ha parlato di Lee, il suo ultimo film che ha debuttato al Toronto International Film Festival. La pellicola ha al centro la vita di Lee Miller, una famosa fotografa e giornalista della Seconda Guerra Mondiale interpretata da Winslet. L'attrice premio Oscar ha raccontato l'ardua avventura durata anni per riuscire a produrre il film su Miller criticando l'atteggiamento con cui la trattavano i dirigenti maschi mentre cercava di raccogliere i fondi necessari per realizzare Lee.
Cosa ha detto
"Gli uomini che pensano che tu voglia e abbia bisogno del loro aiuto sono incredibilmente scandalosi. Mi è capitato persino che un regista mi dicesse: 'Senti, tu fai il mio film e io ti faccio finanziare il tuo piccolo 'Lee'...' Piccolo! Oppure abbiamo avuto potenziali investitori maschi che dicevano cose come: 'Dimmi, perché questa donna dovrebbe piacermi?'" ha detto l'attrice. Poi ha parlato delle scene di nudo nel film, per cui ha mostrato un incredibile coraggio, infatti l'attrice di Titanic, il primo giorno di riprese nel porto di Saint-Malo è scivolata mentre correva ferendosi alla schiena. "Avevo tre enormi ematomi sulla colonna vertebrale, enormi. Riuscivo a malapena a stare in piedi" ha confessato.
Nonostante gli ematomi, Winslet non ha lasciato che la produzione subisse ritardi e ha pure pagato di tasca propria i salari del cast e della troupe quando per due settimane il finanziamento del film ha subito degli ostacoli. Inoltre Winslet ha continuato a girare anche le scene in cui appare in topless o in bikini, scene per cui è stata vittima di body shaming dato che l'infortunio le ha impedito di allenarsi. "Ho dovuto essere molto coraggiosa nel lasciare che del mio corpo si vedesse la versione più morbida, senza nascondermi. E credetemi, le persone del nostro team mi dicevano: 'Forse è meglio se ti siedi un po''. E io rispondevo: 'Perché? Per quel po' di carne che si vede? No, è così che deve essere!'" ha raccontato l'attrice.
Lee: Kate Winslet nella prima foto del film sulla fotografa Lee Miller
Il Body shaming
La Winslet ha dichiarato di ignorare l'attenzione scatenata dei media per le sue scene di nudo in Lee dopo "essere stata sottoposta al più terribile degli scrutini e dei giudizi, e, in realtà, mi spingerei a dire al bullismo, da parte dei media tradizionali quando avevo 20 anni", alludendo al body shaming di cui è stata vittima dopo l'uscita di Titanic. "Mi dicevano sempre che avevo una forma sbagliata", ha aggiunto Winslet a proposito del suo esordio nel cinema. "Mi dicevano sempre che avrei dovuto accontentarmi di meno. So bene che non devo sprecare energie preziose per criticare il mio fisico. Penso che ogni donna sia meglio che dica semplicemente: Io credo in me stessa. Non importa cosa pensano gli altri, io sono così", ha concluso l'attrice di Revolutionary Road.