Jussie Smollett: i suoi avvocati presentano un appello per far annullare la condanna

L'attore Jussie Smollett spera di far annullare la sentenza di colpevolezza ricevuta per aver finto un'aggressione nel 2019 e i suoi avvocati hanno presentato i documenti per l'appello.

Jussie Smollett: i suoi avvocati presentano un appello per far annullare la condanna

Jussie Smollett ha presentato un appello per provare a far annullare la sentenza ricevuta al termine del processo del 2021 per aver finto un attacco motivato dall'odio all'inizio del 2019.
Gli avvocati dell'attore hanno presentato dei documenti in cui si elencano le motivazioni per cui si ritiene non valido l'esito raggiunto in aula.

Heather Widell, legale che lavora per Jussie Smollett, ha scritto nei documenti presentati in tribunale che i diritti del suo cliente, che prevedono un giusto processo, sono stati violati perché l'attore aveva rispettato i termini di un accordo stretto con l'accusa, compiendo dei lavori socialmente utili e pagando la sua cauzione, e lo stato ha incassato la somma senza adempiere alla sua parte del patto. La violazione compiuta sarebbe, secondo l'avvocato, sufficiente a far annullare la sentenza e far archiviare il caso.
Nell'appello si sostiene inoltre che l'attore sarebbe stato punito due volte per gli stessi reati, situazione che non è legalmente possibile.

Jussie Smollett
Jussie Smollett

Jussie Smollett aveva sostenuto di essere stato aggredito, con motivazioni razziali, nella mattina del 29 gennaio 2019. L'attore aveva dichiarato alla polizia che due uomini lo avevano picchiato mentre gli urlavano contro insulti razzisti, provando persino a strozzarlo con una corda al collo.

La polizia di Chicago aveva successivamente compiuto due arresti, ma il 21 febbraio ha posto in stato di fermo proprio Smollett con l'accusa di aver mentito e aver organizzato l'attacco.
La situazione si è ulteriormente complicata quando i procuratori distrettuali avevano ritirato improvvisamente le accuse, scatenando la reazione del sindaco Rahm Emanuel e dando il via a numerose proteste. Kim Foxx, che si era occupata del caso, aveva poi sostenuto di essere stata minacciata, difendendo quindi la scelta di archiviare il caso.
La città di Chicago, tuttavia, ha fatto causa a Jussie per chiedere il costo dei 130.000 dollari pagati per le indagini e due mesi dopo il caso è stato riaperto, portando a nuove accuse. Il processo è iniziato nel novembre 2021 e ha portato a una sentenza di 150 giorni da trascorrere in prigione e 30 mesi di libertà vigilata. Smollett, meno di una settimana dopo, era uscito dal carcere grazie a un'azione legale intentata dai suoi avvocati.