Juliette Binoche sulla condanna a Gérard Depardieu: "Non un mostro sacro, un uomo che ha perso la sua aura"

Durante la conferenza stampa della giuria del Festival di Cannes, Juliette Binoche ha parlato della condanna ricevuta da Gerard Depardieu.

Una foto di Binoche e Depardieu

Juliette Binoche, durante la conferenza stampa della giuria del Festival di Cannes, ha risposto a una domanda relativa alla condanna a 18 mesi con sospensione condizionale della pena, ricevuta da Gérard Depardieu.
La star del cinema francese è stata infatti ritenuta colpevole di aggressione sessuale e molestie.

Il commento dell'attrice

Gérard Depardieu, durante la conferenza stampa sulla Croisette, era stato definito da un reporter "un mostro sacro e una persona meravigliosa nel cinema che aveva una reputazione e così tanto potere". Juliette Binoche ha quindi replicato: "Non è un mostro sacro, è un uomo che ha perso la sua aura a causa dei fatti avvenuti e che sono stati presentati in tribunale".

Gérard Depardieu condannato a 18 mesi di carcere per violenza sessuale ai danni di due donne Gérard Depardieu condannato a 18 mesi di carcere per violenza sessuale ai danni di due donne

L'attrice ha quindi ribadito l'importanza dei cambiamenti avvenuti nella società e nel mondo del cinema, anche grazie al movimento #MeToo che ha avuto anche un impatto sugli eventi come Cannes: "Il festival sta seguendo questo trend nella vita sociale e politica. Ci sono stati grandi cambiamenti nel mondo, alle volte si segue il trend, alle volte si dà il via a questa situazione. Penso che il festival sia al passo con quello che sta accadendo oggi. #MeToo ha richiesto del tempo per guadagnare forza. Abbiamo reagito in modo molto forte recentemente".

La condanna alla star del cinema francese

Depardieu è stato considerato colpevole delle accuse che gli sono state rivolte da una scenografa e un'assistente alla regia che avevano lavorato nel 2021 sul set del film Les Volets Ver. Le due donne hanno sostenuto di aver subito commenti volgari di tipo sessuale e di essere state toccate più volte in modo inappropriato.
L'attore si è proclamato innocente, giustificando le sue azioni sostenendo che le motivazioni del contatto fisico fossero state interpretate in modo sbagliato e che i gesti fossero solo legati a tentativi di non cadere o di attirare l'attenzione.