Sono passati più di 25 anni dall'uscita di Cruel Intentions, ma Joshua Jackson non ha dimenticato una delle sue prime scene di sesso sul grande schermo. L'attore, che nel film del 1999 interpretava Blaine Tuttle, ha recentemente raccontato a Men's Health quanto quell'esperienza sia stata, all'epoca, una vera sfida per lui.
La scena di Cruel Intentions che ha segnato Joshua Jackson
"Non ho partecipato molto a Cruel Intentions, ma credo che il mio primo giorno sul set sia stato proprio quello in cui dovevo fare un po___no a un uomo", ha ricordato. "Può essere stressante per un ragazzo eterosessuale di 19 anni ritrovarsi in una stanza a fare sesso orale con un altro uomo".

Jackson ha spiegato che affrontare quella scena è stata per lui una sorta di prova: "Mi sono impegnato a fondo nel ruolo che avevo accettato, volevo essere sicuro di fare questo lavoro seriamente e senza riserve".
Nel teen movie diretto da Roger Kumble, rivisitazione moderna di Le relazioni pericolose, il personaggio di Jackson seduce l'atleta gay Greg McConnell, interpretato da Eric Mabius, come parte di un piano ordito con Sebastian Valmont (Ryan Phillippe) per ricattarlo. La scena, seppur breve, è rimasta una delle più memorabili per Jackson, non solo per la difficoltà emotiva del momento, ma anche per ciò che accadde molti anni dopo.
Un incontro imbarazzante a distanza di anni
A distanza di tempo, Jackson ha vissuto un episodio che lo ha riportato inaspettatamente a quel momento. L'attore ha raccontato di aver rivisto Mabius diversi anni dopo, in circostanze decisamente casuali: "Non vedevo Eric da tantissimo tempo, e un giorno stavo semplicemente portando fuori la spazzatura, quando lui e sua moglie sono passati davanti a casa mia. Si erano appena trasferiti nel mio quartiere". Jackson ha ricordato divertito il momento in cui si sono rivisti: "Lui mi ha salutato con un 'Ehi, come va?', e sua moglie ci ha chiesto: 'Come vi conoscete?'. E lì siamo rimasti entrambi a bocca aperta, rossi in volto, senza sapere davvero come spiegare la situazione".

L'attore ha descritto la scena con autoironia, sottolineando quanto sia stato difficile trovare una risposta semplice a una domanda tanto innocente, considerando il legame particolare che li aveva uniti anni prima. Un aneddoto curioso che Jackson oggi riesce a raccontare con leggerezza, ma che all'epoca lo aveva chiaramente messo in difficoltà.