Gli anchorman più celebri della tv americana si sono schierati col collega Jimmy Kimmel denunciando la gravità della scelta di ABC di sospendere il suo Late Show dopo le sue dichiarazioni sulla morte di Charlie Kirk. Jon Stewart, Jimmy Fallon e Stephen Colbert hanno affrontato la questione spinosa nei loro show senza naturalmente rinunciare all'ironia che li contraddistingue.
L'obbedienza patriottica di Jon Stewart
Apertura in stile Corea del Nord per Jon Stewart, che è tornato alla guida del suo Daily Show eccezionalmente di giovedì in reazione alla sospensione shock dello show di Jimmy Kimmel e all'attacco alla libertà di parola sferrato dalla ABC di proprietà Disney su pressioni delle forze conservatrici.
A chi si aspettava un duro attacco di Jon Stewart alle libertà lese dalla scelta di ABC e un sostegno esplicito all'amico Kimmel, con cui condivide lo stesso manager, il comico ha risposto dichiarando di "obbedire patriotticamente" al diktat.
"Abbiamo un altro show divertente, esilarante e rispettoso dell'amministrazione", ha esordito. "Stasera vi presentiamo la vera merda, la cloaca infestata dalla criminalità che è New York City. È un disastro tremendo, come nessuno ha mai visto prima. La Guardia Nazionale di qualcuno dovrebbe invadere questo posto, ho ragione?" ha proseguito, alludendo alle minacce di Trump nei confronti di alcune città americane per via dell'eccessiva presenza di immigrati.
Alludendo alla visita del Presidente Trump nel Regno Unito, ha detto: "Nostro Padre ha onorato l'Inghilterra con il suo leggendario calore e la sua radiosità, sfoggiando un'andatura ancora più maestosa di quella dei cavalli reali che gli si impennavano davanti, ha incantato gli inglesi con fascino, intelligenza e un innegabile carisma sessuale che riempiva l'aria come una nebbia londinese carica di feromoni".
Jon Stewart ha sostenuto poi la visita non sarebbe potuta andare meglio per il "Caro Leader" prima di mostrare una clip del giornalista britannico Robert Peston che chiedeva a Trump se la sospensione di Kimmel significava che la libertà di parola fosse più sotto attacco in Gran Bretagna o negli Stati Uniti.
"Di che agenzia è, signore? Dell'Antifa Herald Tribune? Perché non rivestirei nemmeno la gabbia dei miei genitori con il suo pezzo di carta", ha detto.
Trump ha poi risposto che Kimmel è stato "licenziato" per mancanza di talento.vStewart ha scherzato sul fatto che per decidere chi tenere e chi licenziare stesse usando il "Talent O'Meter": "Si tratta di uno strumento completamente scientifico che viene tenuto sulla scrivania del Presidente e che gli segnala quando il TQ di un artista, ovvero la quota di talento, misurata principalmente in base alla gentilezza nei confronti del Presidente, scende al di sotto di un certo livello. A quel punto la FCC deve essere informata per minacciare le prospettive di acquisizione per fusioni miliardarie di affiliati alla rete. A questi affiliati viene quindi chiesto di dare un ultimatum alla mega-corporazione ancora più grande che controlla il flusso di contenuti approvati dallo Stato, oppure la FCC può semplicemente scegliere la via delle minacce dirette. È scienza di base", ha affermato ironizzando su quanto accaduto a Jimmy Kimmel.
Per Stephen Colbert "siamo tutti Jimmy Kimmel"
Solidale con il collega anche Stephen Colbert, che ha aperto il suo Late Show esclamando: "Stasera siamo tutti Jimmy Kimmel" per poi definire la decisione di ABC di "strappare" Kimmel dalla rete a tempo indeterminato una "palese censura. Inizia sempre in piccolo. Ricordate, nella prima settimana della sua presidenza lo chiamala Golfo d'America. Certo, sembra innocuo, ma con un autocrate non si può cedere di un millimetro. Se la ABC pensa che questo soddisferà il regime, è tristemente ingenua".
Colbert ha poi ironizzato sul fatto che la notizia della sospensione di Kimmel ha offuscato la sua recente vittoria agli Emmy. "Non potevi lasciarmelo godere aalmeno per una settimana?" h chiesto, sollevando il suo Emmy.
"Possiamo ancora dire ciò che vogliamo", l'ironia di Jimmy Fallon
Anche Jimmy Fallon, solitamente più "timido" sulle questioni politiche rispetto ai colleghi, è sceso in campo per mostrarsi solidale con l'amico Jimmy Kimmel il giorno dopo la sua rimozione per opera di ABC.
Fallon ha aperto il suo programma dicendo: "La notizia più importante è che Jimmy Kimmel è stato sospeso dalla ABC dopo le pressioni della FCC che hanno portato tutti a chiedersi, 'Ma che diavolo?'".
"Molte persone temono che non continueremo a dire quello che vogliamo dire, o che saremo censurati, ma io parlerò del viaggio del Presidente nel Regno Unito proprio come farei normalmente", ha detto Fallon prima di lanciarsi in un monologo in cui le sue battute sono state modificate da una voce fuori campo.
"Il presidente Trump ha appena concluso il suo viaggio di tre giorni nel Regno Unito e sembrava incredibilmente bello... La sua cravatta era esattamente della lunghezza giusta e il suo viso sembrava di un colore che esiste in natura, e i suoi capelli erano più belli di quelli di Conrad ne L'estate nei tuoi occhi", ha scherzato, rincarando poi la dose: "Stamani mi sono svegliato con 100 messaggi di mio padre che diceva 'Mi dispiace che hanno cancellato il tuo show'".
Fallon ha poi concluso con un affettuoso messaggio rivolto all'amico Jimmy Kimmel: A dire il vero, non so cosa stia succedendo, nessuno lo sa. Ma conosco Jimmy Kimmel, ed è un bravo ragazzo, divertente e affettuoso. Spero che torni".