Le riprese del film documentario Il sogno e la violenza, diretto da Stefano Collizzolli e Daniele Gaglianone da un'idea dello scrittore Fabio Geda, si chiuderanno il prossimo 21 luglio a Genova. Le riprese, durate nove mesi, si sono svolte tra Genova, Torino, Padova, Marghera e Roma.
Collizzolli, il regista, si trovava a Genova nel 2001 e a proposito della fine delle riprese del film ha dichiarato: "Da Genova mi sono rimaste le idee, i ragionamenti, le possibilità che poi hanno strutturato la mia vita adulta. Ma da Genova mi è rimasta anche un'altra cosa, forse più profonda, sicuramente più contraddittoria che ha le sue radici nel rapporto tra lo Stato e tutti noi cittadini italiani."
"A Genova il mio Stato, che fino a quel momento era per me l'espressione della cura di sé della mia comunità, ha tentato di uccidermi. Per i vent'anni successivi, il mio Stato non ha dato segno di aver cambiato idea." Ha concluso il regista. "Trascorrere l'anno del ventennale in questo percorso di ricerca è per me un tentativo di entrare nel cuore di questa contraddizione e di comprenderla."
Il regista Daniele Gaglianone, invece, a proposito de Il sogno e la violenza ha affermato: "Io a Genova alla fine non ci sono andato. Ho sempre vissuto questa decisione in modo contraddittorio, fra rammarico e sollievo. Forse questo documentario per me è un modo tardivo di sciogliere il nodo di quella mia decisione."
Il sogno e la violenza, che danno il titolo al documentario, costituiscono un nodo che va oltre il G8 di Genova 2001. Per questo motivo l'arco temporale del film non si conclude con gli episodi di quegli anni, ma li racconta e li attraversa, facendo concludere le riprese sempre nella stessa città, durante le commemorazioni del ventennale. Una fine naturale di un percorso fatto di testimonianze e di spunti di riflessione che vanno oltre i fatti di storia realmente accaduti e raccontati dai media.