I creatori de La Casa di Carta, Álex Pina ed Esther Martínez Lobato, tornano con una nuova serie Netflix destinata a catturare l'attenzione del pubblico internazionale. Si intitola Il rifugio atomico e sarà disponibile in streaming dal 19 settembre. Oggi Netflix ha diffuso il primo trailer ufficiale, che regala un assaggio delle atmosfere cupe e claustrofobiche che faranno da cornice al racconto.
Nel filmato, il bunker sotterraneo Kimera Underground Park si trasforma in uno spazio di tensioni e conflitti psicologici. Un gruppo di miliardari, rifugiatosi per sfuggire a un possibile disastro globale, si trova a convivere in condizioni di isolamento estremo. Segreti, rivalità e vecchie ferite emergono con forza, facendo intuire che il vero pericolo potrebbe non arrivare dall'esterno, ma dalle dinamiche interne del gruppo.
Il video svela dinamiche di potere e segreti nascosti
Il trailer mette subito in evidenza il tono drammatico della serie, alternando immagini di lussuosi spazi sotterranei a momenti di alta tensione. Sospetti, tradimenti e confessioni si susseguono rapidamente, preannunciando un intreccio corale ricco di colpi di scena. Nonostante l'apparente sicurezza del bunker, ogni scelta sembra carica di conseguenze e pronta a scatenare conflitti insanabili.
La serie vanta un cast internazionale guidato da Miren Ibarguren (Tutti mentono), Joaquín Furriel (Il suo regno), Natalia Verbeke (Ana Tramel. El juego), Carlos Santos (L'uomo dai mille volti), Montse Guallar (Io so chi sei), Pau Simón, Alicia Falcó (Las buenas compañías), Agustina Bisio e Álex Villazán (Alma). Ogni personaggio promette di aggiungere complessità e nuove tensioni a un microcosmo già esplosivo.
Gli autori di La Casa di Carta dietro la nuova produzione
Prodotta da Vancouver Media, Il rifugio atomico si articola in otto episodi. Oltre a Pina e Martínez Lobato come showrunner, il progetto coinvolge i registi Jesús Colmenar, David Barrocal e Jose Manuel Cravioto. Alla sceneggiatura hanno collaborato David Oliva, Lorena G. Maldonado e Humberto Ortega, mentre il design visivo porta la firma di Migue Amoedo, già apprezzato per il suo lavoro su La Casa di Carta.
Con l'uscita del trailer, le aspettative per Il rifugio atomico si alzano ulteriormente: un thriller psicologico che promette di unire il ritmo serrato tipico degli autori spagnoli a una riflessione sul potere e sulla fragilità umana, quando il lusso diventa prigione.