Lady Gaga è arrivata a Milano per presentare House of Gucci, l'ultimo film diretto da Ridley Scott. Nel corso di un'intervista con Fanpage, la diva ha rivelato la sua opinione sulla morte di Maurizio Gucci e sulla figura di Patrizia Reggiani.
House of Gucci segue la storia della famiglia Gucci e, in modo particolare, focalizza la sua attenzione sull'omicidio di Maurizio Gucci, un fatto di sangue che sconvolse il mondo della moda il 27 marzo 1995. A vestire i panni di Patrizia Reggiani nel film di Ridley Scott è Lady Gaga che, a proposito di questa figura femminile, ha dichiarato: "Patrizia era una donna traumatizzata, schiacciata da un sistema dominato dagli uomini e all'interno di un business di famiglia che controllava la loro intera vita. Penso credesse che entrare nella famiglia Gucci avrebbe rappresentato un privilegio, qualcosa che l'avrebbe trasformata in una donna migliore, anche perché, da quando era piccola, sua madre Silvana le mostrava foto di uomini ricchi che avrebbe dovuto frequentare e, un giorno, sposare. Personalmente, vedere una madre che dice a una figlia chi deve sposare rappresenta comunque un abuso. Maurizio, dal suo canto, era attratto dalla sua forza, questo è emerso dalle mie chiacchierate con chi lo conosceva".
La star ha proseguito: "Per questi motivi, ho provato a interpretare una donna forte, che ha oltrepassato il limite perché è arrivata a perdere tutto: suo marito, l'amore della sua vita, il padre delle sue figlie. Lei ha avuto anche un tumore al cervello e lui non è mai andato a trovarla, quindi con Pina (Auriemma, ndr), la sua consigliera e compagna spirituale, ha trovato una strada senza uscita, l'unica che paradossalmente le avrebbe fatto vedere ancora un futuro. È diventata pazza, come un animale affamato in cerca di cibo, così ha commesso un grave errore. Al netto di questo, per me resta colpevole".
Dopo aver visto il film, le persone cambieranno idea su Patrizia Reggiani, condannata in appello a 26 anni di carcere? Lady Gaga ha risposto: "Non lo so se la gente cambierà idea, ma credo che lei fosse mossa da un grande amore, non solo dalla smania di potere. Tante donne sono viste come delle arriviste, accecate dai soldi e dal potere, e io provo un profondo risentimento per tutto questo. Non ci si sofferma mai a pensare che per molte è solo un modo per sopravvivere, senza contare la provenienza da famiglie che le formano convincendole del loro valore solo in relazione al matrimonio con un uomo ricco. Lo hanno detto anche a me, sento di fare una riflessione generale sulle donne che oltrepassano il limite: se ritenete di non contare, tenete duro ma restate integre, lei ha commesso un errore enorme e ancora oggi ne sta pagando le conseguenze".
Anche questa volta - dopo la presentazione di A Star is Born alla 75esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia - Lady Gaga si è emozionata all'idea di essere in Italia. La star ha raccontato: "Mi metterei a piangere, è una grande emozione vedervi tutti qui per questo film. Girare in Italia, conoscere gli italiani e la loro straordinaria cultura, tornare alle origini della mia famiglia, è stato un viaggio incredibile. Anche Ridley Scott ringrazia l'Italia per averci permesso di raccontare questa storia. Essere qui è un vero onore!".
Sulla possibilità di vincere un secondo Oscar in carriera per il ruolo di Patrizia Reggiani interpretata in House of Gucci, l'artista ha affermato: "Sono stata già premiata con un Oscar per A star is Born e vincerne un altro sarebbe un grande onore. Non riesco a smettere di pensare alle lacrime di mio padre per essere riconosciuta per qualcosa di così profondo. Vorrei che tutti vincessero un premio per aver realizzato opere d'arte durante la pandemia. Questo è il vero coraggio".
Il sogno di Lady Gaga è quello di continuare a fare cinema ma, più di ogni altra cosa, di "dare vita a progetti importanti che si prefiggano l'obiettivo di lanciare un messaggio". Infine, la diva ha colto l'occasione per ringraziare gli operatori sanitari che hanno lavorato sul set del film e che hanno permesso a tutto il cast di lavorare in sicurezza: "Voglio ringraziare tutti i medici e gli operatori sanitari che hanno lavorato durante la produzione del film al tempo del Covid, nessuno del cast si è ammalato. Sono molto grata al personale sanitario".