Homeland: Damian Lewis sull'episodio 'Tower of David'

L'attore commenta il ritorno del suo personaggio nel terzo episodio della nuova stagione.

Attenzione! Consigliamo ai gentili lettori che non vogliono conoscere dettagli inediti sulla premiere della terza stagione di Homeland, di non proseguire nella lettura di questa news.
Dopo due episodi volti a illustrare le conseguenze dell'attentato terroristico che ha chiuso in maniera esplosiva la seconda stagione di Homeland, il terzo episodio della spy series vede il ritorno del personaggio di Nicholas Brody, interpretato da Damian Lewis. Mentre i due primi installment hanno seguito Carrie Mathison e Saul alle prese con il comitato senatoriale istituito per identificare i responsabili dell'attentato, in Tower of David vediamo finalmente che fine ha fatto Brody, il quale se la sta passando veramente male, visto che fa il suo ingresso in scena mentre sanguina copiosamente da svariati fori di proiettili. L'attore ha rilasciato un'intervista a The Hollywood Reporter parlando dell'attuale stato emotivo di Brody e della sua reazione ai primi due episodi di questa stagione "negherò di averlo mai detto, ma confesso che quando ho guardato i primi due episodi non ho sentito affatto la mancanza del mio personaggio. Ne sono stato sorpreso. Penso che quello che gli autori hanno fatto per colmare il vuoto di questa assenza sia molto interessante, davvero brillante. Mi piace il fatto che abbiano trovato il tempo di mostrare le conseguenze di ciò che è accaduto. C'è bisogno di identificare i responsabili e affrontare la situazione. E' un inizio di stagione sofisticato e pieno di sfumature. Brody non mi è mancato per niente e spero che dicendolo non mi farò licenziare! Dopo il terzo episodio comunque le dinamiche cambieranno, per il momento tutti quanti stanno pensando 'poveraccio, non gli è andata per niente bene' ...Brody si trova in una specie di incubo al momento, un'altra realtà, è separato da tutto il resto. Forse il pubblico ne sarà un po' disorientato alla fine, ma sono sicuro che lo adoreranno".

Damian Lewis - Homeland
Damian Lewis - Homeland
Brody al momento è prigioniero in Venezuela nella mani di El Nino, capo di una gang che lo ha rinchiuso in una cella e non ha intenzione di lasciarlo andare e gli stanno somministrano eroina per il dolore delle ferite riportate. Dopo un tentativo di fuga finito rovinosamente El Nino assicura a Brody che nessuno riuscirà a salvarlo, tanto meno Carrie Mathison che il criminale sembra aver conosciuto personalmente in passato. I motivi di questo imprigionamento non sono chiari, visto che c'è una taglia davvero succulenta sulla testa di Nicholas, ma probabilmente ne sapremo di più negli episodi successivi. Brody intanto arriva al punto di rottura e lasciato a sé stesso con una fiala di eroina, decide di lasciarsi andare all'oblio per dimenticare la terribile realtà in cui si trova. "Ho come la sensazione che Brody sia finito in fondo a un pozzo. C'è il rischio che rimanga lì a marcire, trasformandosi in questo essere che vive una vita di oscurità in questa realtà alternativa. E' stanco di scappare, sta scappando da anni, da casa sua, dai terroristi, da sé stesso. Deve essere davvero stancante essere Brody. Non sa chi è veramente. Ha cercato di trovare un'ancora nella sua fede islamica ma ha trascorso tutto l'episodio in una nebbia di dolore. E' di nuovo un prigioniero e nel momento in cui prende la siringa in mano sta pensando 'Dio ti prego dammi solo qualcosa per farmi dimenticare il dolore, questi ultimi anni e il casino in cui mi ritrovo'. E' stato faticoso, ma anche molto divertente da girare, anche se non sembra così sullo schermo!"
Homeland
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Lewis ha continuato dicendo che Nick ha ceduto praticamente subito perchè è ormai allo stremo delle sue forze "ha già vissuto un'esperienza che lo ha segnato profondamente, ha tutti questi 'triggers' pronti a scattare, quando lo mettono in quella cella il panico arriva immediatamente per via del suo PTSD, i ricordi del suo precedente imprigionamento, le torture... sa che non può farcela, non è forte come prima e quando cede e si inietta l'eroina è ormai un uomo spezzato. Penso che il tradimento che ha subito dall'Imam musulmano sia stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. E' stato un colpo di genio perchè il personaggio prende una chiara posizione morale. Non importa se sei un musulmano, hai fatto saltare in aria 280 americani. L'Imam è un personaggio con un forte senso della morale e il fatto che tradisce Brody denunciandolo è una sorpresa perchè ti aspetti, con questo tipo di show, che Nick venga protetto dagli islamici e il fatto di essere stato tradito per Brody è devastante". Damian ha in ultimo commentato la storyline di Morgan Saylor, l'attrice che interpreta Dana, la figlia di Nick "sono terrorizzato! Non posso guardare, distolgo lo sguardo quando la vedo sul monitor. E' molto strano lavorare con ragazzi di quindici, sedici anni perchè in periodi di tempo molto brevi cambiano tantissimo. Alla mia età tre anni non cambiano niente, ma la differenza tra quindici e diciotto è enorme. Morgan è diventata una giovane donna davanti a noi e la verità è che lei è grande abbastanza per girare queste scene - Dana ha intrapreso una relazione intima con un suo coetaneo n.d.r. - ma lo stesso non riesco a guardare, non ce la faccio. Questo mi ha fatto capire che tipo di problemi avrò con mia figlia quando avrà quell'età. Penso che la rinchiuderò in una torre!"