La saga di Harry Potter è coincisa con l'adolescenza per i giovani attori coinvolti nelle riprese e per i milioni di ragazzi e ragazze che hanno seguito le peripezie dei personaggi. Non stupisce, quindi, il fatto che Daniel Radcliffe abbia detto che Harry Potter e il Calice di Fuoco ha rappresentato il picco ormonale per gli interpreti della saga. La rivelazione è stata fatta durante Harry Potter 20th Anniversary: Return to Hogwarts.
Nel corso dello speciale che celebra i 20 anni dalla release cinematografica di Harry Potter e la Pietra Filosofale, Daniel Radcliffe ha dichiarato: "Harry Potter e il calice di fuoco ha rappresentato il picco ormonale della saga, almeno per me. Era l'episodio con gli studenti di Beauxbatons e Durmstrang. C'erano tutti questi teenager in crisi ormonale divisi in gruppi a seconda dell'appartenenza a una scuola o all'altra. Sì, erano tutti volutamente così sexy!". La rivelazione giunge direttamente da Harry Potter 20th Anniversary: Return to Hogwarts.
All'epoca delle riprese di Harry Potter e il Calice di Fuoco, Daniel Radcliffe ed Emma Watson avevano 14 anni; Rupert Grint, invece, aveva 15 anni. Bonnie Wright, volto di Ginny Weasley, ha dichiarato: "Quel film è incentrato su tantissimi teenager che si innamorano per la prima volta. E noi ci sentivamo come loro, stavamo facendo le nostre primissime esperienze!".
Anche secondo Rupert Grint "c'erano un sacco di ormoni che volavano nell'aria sul set". Matthew Lewis, invece, ha raccontato: "C'erano cotte, e le persone uscivano insieme e si lasciavano, proprio come si fa a scuola. Era esattamente lo stesso ambiente, ma era solo in una classe di Difesa contro le Arti Oscure". Infine, Daniel Radcliffe ha chiosato: "Harry era ancora un adolescente goffo. Era un eroe ma era pur sempre molto goffo. Non è servito chissà che sforzo per interpretarlo! Questo suo lato coincideva con il mio essere nerd!".