Hanif Kureishi alle prese con la tigre bianca

Lo scrittore adatterà per lo schermo il toccante romanzo La tigre bianca, ambientato nell'India contemporanea.

Lo scrittore anglo-pakistano Hanif Kureishi è stato ingaggiato per adattare per il grande schermo il romanzo premiato nel 2008 col Booker Prize La tigre bianca, esordio di Aravind Adiga. Patrick Milling Smith e John Hart della Smuggler Films produrranno il film con Jolyon Symonds della Ascension Entertainment. Anche la U.K. Film Council Development Fund contribuirà a finanziare la pellicola.

La tigre bianca vede protagonista l'imprenditore autodidatta Balram Halwai, detto la Tigre Bianca, autore di sette lucide e impietose lettere dirette al primo ministro cinese che si appresta a visitare l'India. Halwai gli racconta delle proprie origini e della propria storia, la storia di un ragazzo appartenente a una delle caste più basse che, da un fangoso villaggio all'interno del paese giunge a New Delhi, dove centri commerciali luccicanti, sontuosi palazzi e auto tirate a lucido da magri autisti in ciabatte convivono con bordelli di lusso pieni di bionde prostitute dell'Europa dell'est. Qui, nel nuovissimo quartiere di Gurgaon, Balram Halwai assiste alla progressiva e inarrestabile corruzione del suo padrone, ne assimila la mentalità e intuisce che il modo per fuggire dalla gabbia della miseria esiste: commettere un omicidio, rubare e mettersi in proprio. Grazie a un duro lavoro, a pasti trangugiati in fretta, a un codice morale dettato dalle necessità produttive, ma soprattutto applicando le auree regole degli affari apprese da Mr Ashok, il suo defunto ex principale, il successo non tarda ad arrivare.

Tra le opere di Hanif Kureishi portate sul grande schermo spiccano Sammy e Rosie vanno a letto e My Beautiful Laundrette di Stephen Frears, Intimacy di Patrice Chéreau e Londra mi fa morire, diretto dallo stesso scrittore, oltre alla miniserie tv The Buddha of Suburbia che vedeva nel cast il naufrago di Lost Naveen Andrews e Brenda Blethyn.