Hamdan Ballal, co-autore del documentario vincitore del premio Oscar No Other Land, ha condiviso i dettagli di quanto accaduto dopo essere stato arrestato durante la notte.
Il filmmaker era nel villaggio di Susiya, a sud di Hebron, in Cisgiordania, ed era impegnato a documentare l'attacco dei coloni quando ha cercato di correre a casa per proteggere la propria famiglia.
Le dichiarazioni del regista
Hamdan Ballal, secondo le testimonianze emerse nelle ultime ore, è stato attaccato da decine di coloni israeliani, alcuni dei quali erano bendati, che hanno poi iniziato a lanciargli contro delle pietre, ferendolo anche alla testa.
I soldati israeliani presenti durante l'attacco non sono intervenuti e i palestinesi hanno quindi reagito lanciando, a loro volta, delle pietre.
Una squadra della sicurezza dei coloni ha poi arrestato Ballal e altri due palestinesi, Khaled Shanran e Nasser Shariteh, consegnandoli alla polizia israeliana, e un colono.
Il co-regista di No Other Land ha raccontato all'avvocato Lea Tsemel che stava correndo verso la propria casa quando un colono e due soldati dell'Idf lo hanno colpito con un pugno al volto, facendolo quindi cadere. Mentre era a terra il filmmaker è stato preso a calci ed è stato poi arrestato. Il medico dell'Idf che lo ha controllato dopo l'arresto non ha documentato le sue ferite e gli ha offerto solo cure minime.
Ballal ha quindi aggiunto che è rimasto ammanettato e bendato a terra mentre due soldati lo stavano sorvegliando, venendo poi picchiato. Un soldato, inoltre, avrebbe sparato due colpi di avvertimento in aria con lo scopo di intimidirlo.
Cosa è accaduto durante la notte
Shanran e Shariteh, invece, hanno aggiunto che il colono li attaccati nella propria casa insieme a circa 15 giovani mascherati mentre i soldati non sono intervenuti nonostante l'uso della violenza.
I tre sono quindi stati tenuti fuori da una base dell'Idf al freddo, per tutta la notte, ammanettati e bendati.
Il co-regista del documentario, Yuval Abraham, aveva condiviso alcune ore fa un importante aggiornamento dichiarando sui social media: "Dopo essere stato ammanettato tutta la notte e picchiato in una base militare, Hamdam Ballal è libero e sta per tornare a casa dalla sua famiglia".