Da quando l'abbiamo vista per l'ultima volta nelle commoventi scene finali di Avengers: Endgame, Gwyneth Paltrow sembrava aver definitivamente chiuso con l'universo Marvel.
Tuttavia, le cose potrebbero cambiare presto: l'attrice ha recentemente lasciato intendere che un ritorno nei panni di Pepper Potts, la moglie di Tony Stark, è tutt'altro che impossibile.
Durante un incontro con gli studenti della Brown University, dove era ospite per il "Family Weekend", Paltrow ha risposto a una domanda sui suoi prossimi progetti, dicendo in modo piuttosto enigmatico: "Potrei essere in un altro film Marvel".
Sarà reunion con Robert Downey Jr. in Avengers: Doomsday?
Una frase sicuramente molto concisa, ma sufficiente per scatenare l'entusiasmo dei fan. Non si tratta di una conferma ufficiale, ma considerando che circolano già voci su trattative tra l'attrice e i Marvel Studios, l'ipotesi di un ritorno è sempre più concreta.
I film più probabili? Avengers: Doomsday e Avengers: Secret Wars, le due grandi pellicole che chiuderanno la saga del Multiverso e che vedono il coinvolgimento di Robert Downey Jr. ma nel ruolo del nuovo villain del franchise, Victor von Doom aka il Dottor Destino.
Paltrow ha interpretato Pepper Potts fin dal primo Iron Man del 2008, diventando uno dei volti più riconoscibili del Marvel Cinematic Universe. Da semplice assistente e interesse amoroso di Tony Stark, il suo personaggio è cresciuto fino a diventare CEO delle Stark Industries e, in Endgame, ha persino indossato un'armatura per combattere al fianco degli Avengers come "Rescue".
Gwyneth Paltrow non ha mai visto Avengers: Endgame
L'attrice, in precedenza, ha confessato di non aver mai avuto modo di vedere il crossover campione di incassi dei Marvel Studios. "A dire la verità, a un certo punto ho smesso di guardarli. Non riuscivo più a tenere il conto di chi fosse chi. Ma probabilmente dovrei farlo, prima o poi".
In diverse interviste, l'attrice ha anche spiegato di essersi progressivamente allontanata dall'MCU perché, secondo lei, i film hanno perso quella spontaneità che caratterizzava i primi capitoli. "Il primo Iron Man era un'esperienza completamente diversa", ha raccontato. "Lo studio non pensava sarebbe stato un successo. Jon Favreau era fantastico come regista e Robert Downey Jr. era considerato "non assumibile" all'epoca. Improvvisavamo tantissime scene, riscrivevamo i dialoghi la mattina stessa nella roulotte di Jon. Sembrava quasi un film indipendente. Poi, dopo il successo, tutto è diventato molto più strutturato".