Kevin Feige ha parlato apertamente di quanto accaduto tra le fila della Marvel dopo il licenziamento di James Gunn.
Tra le pagine di The Hollywood Reporter si ripercorre il periodo successivo alle polemiche causate da una serie di tweet considerati offensivi finiti sotto i riflettori dei social nel 2018, nonostante fossero stati scritti molti anni prima.
Un periodo difficile
James Gunn, che è poi tornato per realizzare Guardiani della Galassia Vol. 3, ha spiegato che aveva ottenuto il sostegno di tutti i protagonisti del film. Il filmmaker ha sottolineato che la dimostrazione di stima e di affetto gli aveva quasi dato alla testa: "Non tenevo i piedi per terra a quel punto. Mi ha fatto realmente chiedere: 'Cosa ha significato per me? L'adulazione e i soldi? Quello è ciò che mi interessa realmente?'".
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Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, ha inoltre ammesso di non aver mai incontrato nessun regista per valutare un possibile sostituto di Gunn: "Non siamo riusciti nemmeno a stilare una lista preliminare perché non ci riuscivamo. Non ce la facevamo".
Alan Horn, in quel periodo a capo della Disney, ha poi cambiato idea e ha deciso di riaccogliere tra le fila della Marvel James, anche se aveva già accettato di dirigere The Suicide Squad per i rivali della DC .