Nella puntata del Grande Fratello andata in onda ieri, 13 ottobre 2025, si è vissuto un momento destinato a entrare nella storia del programma. Simona Ventura, conduttrice di questa edizione, ha interrotto la quotidianità dei concorrenti per comunicare la notizia che ha aperto i telegiornali degli ultimi giorni: la pace tra Israele e Hamas dopo oltre 700 giorni di guerra.
L'annuncio di Simona Ventura: "Un giorno straordinario per la pace"
Con voce emozionata, la conduttrice ha spiegato sommariamente ai concorrenti i dettagli dell'accordo: "Oggi, 13 ottobre 2025, siamo stati testimoni di un grande evento che verrà ricordato nei libri di storia. Hamas ha lasciato gli ostaggi, Israele ha liberato i detenuti palestinesi. Trump è stato fondamentale per questo accordo. Da oggi possiamo avere un po' di speranza e unione." Parole accolte da un lungo applauso all'interno della Casa. Molti inquilini si sono detti sollevati. Tuttavia, non tutti hanno vissuto il momento con la stessa leggerezza.
Le reazioni dei concorrenti: tra commozione e dolore
Tra le più toccate dalla notizia c'è stata Rasha, concorrente di origini palestinesi. In un primo momento ha ringraziato la conduttrice, ma il suo volto tradiva emozioni contrastanti. "Abbiamo atteso tutti la pace, la cosa che fa più male è la distruzione che c'è stata. Le persone sono finite," ha detto con voce rotta dall'emozione. Simona Ventura, che non voleva spezzare l'incantesimo del momento le ha detto: "Capisco bene cosa intendi. Ma questo è un giorno straordinario, un punto di partenza per chi ha sempre desiderato la pace", concludendo con un discutibile: "quel che è stato è stato".

Lo sfogo di Rasha: "Che pace? Gli avete tolto la terra e li avete ammazzati tutti"
Dopo la diretta, la concorrente ha voluto chiarire meglio il suo stato d'animo parlando con altri coinquilini: "Quando ha detto 'la pace'... io volevo dire: ma che pace? Gli avete tolto la terra e li avete ammazzati tutti. Voglio vedere a Gaza, quelli di Gaza che fanno... Fare l'emozionata felice era falso, non ci riuscivo."
Parole forti, ma profondamente sentite. Omar Benabdallah, nato a Pistoia, ma di origini marocchine, ha condiviso il suo punto di vista: "Se per fare la pace bisogna fare la guerra, non se ne uscirà mai più." In settimana, Rasha aveva già raccontato ai compagni le sue origini: "Sono palestinese di origine, ma mi sento figlia del mondo. Vivo in Italia, ma non ho Stato. Mi sento italiana, ma anche tanto araba."
Durante un confronto con Omar, aveva aggiunto parole che oggi suonano ancora più potenti: "Mi sento privilegiata, ma potevo essere lì. Lo vivo come un senso di colpa. Ti ammazzano queste cose, non è umano tutto questo. Vedi un bambino piangere perché ha fame, e ti senti impotente."