Il regista David Lowery (A Ghost Story) ha condiviso sul suo blog personale una riflessione sulle idee che non vengono poi realizzate, per varie circostanze, prendendo spunto dal successo della serie Godless, scritta e diretta da Scott Frank per Netflix.
Il filmmaker ha infatti ricordato come anni fa aveva fatto un sogno in cui Amanda Seyfried camminava in modo stoico in un campo avvolto dalla nebbia e si avvicinava a una montagna di cadaveri di uomini. In quel periodo, David aveva inoltre letto sulla rivista New Yorker un articolo dedicato ai 33 minatori cileni rimasti intrappolati durante un turno di lavoro.
David aveva quindi spiegato: "Gli eventi raccontati in quell'articolo e qualcosa del sogno si sono intrecciati nella mia testa e hanno suggerito l'idea di una sceneggiatura dedicata a una città in difficoltà la cui economia è legata a una miniera, in Colorado, poco prima della Guerra Civile, e colpita da una tragedia in cui muoiono tutti gli uomini".
Un anno fa Lowery aveva ripreso la stesura dello script: "Ho sviluppato nuovi personaggi, ho indagato sui fatti storici di quell'epoca, ho scritto e riscritto i dialoghi, definito una struttura, iniziato a pensare agli interpreti giusti e ho compiuto i passi successivi: ho iniziato a parlare del progetto ad altre persone".
A settembre, tuttavia, David ha dovuto archiviare definitivamente il potenziale film dopo aver scoperto che stava per arrivare su Netflix la serie Godless. Il filmmaker aveva sottolineato che non parlava con Scott Frank da oltre sei anni, dopo averlo incontrato al Sundance Labs, e di essere consapevole che queste situazioni accadono senza volerlo molte volte.
Le dichiarazioni non sono state accolte in modo positivo da Steven Soderbergh, produttore dello show, che ha voluto sottolineare in un tweet, poi cancellato: "Caro David Lowery: ho letto la prima bozza di Godless di Scott Frank nel 2003, molto prima che tu lo incontrassi al Sundance. Tutti i personaggi (e i loro nomi) erano in quella prima versione".
Il regista del film Il drago invisibile ha quindi voluto chiarire: "Il mio post non voleva in nessun modo sostenere che ero l'autore originale dell'idea o voler trasmettere rancore. Godless è un progetto completamente originale, lo era anche il mio, e quello che ho scritto voleva raccontare come due persone possano, in modo indipendente, e in tempi totalmente diversi, ideare due progetti incredibilmente simili, un fenomeno che penso ogni autore conosca e che avrei dovuto proporre con più cura e tatto".