Matthew Morrison ha confessato di essere stato profondamente insoddisfatto del suo ruolo in Glee tanto da aver pensato di lasciare lo show nella quinta stagione. Poi la morte improvvisa di Cory Monteith ha stravolto i suoi piani.
In un'intervista con il podcast And That's What You REALLY Missed, Matthew Morrison ha rivelato che era talmente infelice sul set di Glee da pianificare l'abbandono della serie. "Stavo cercando di lasciare lo show", ha ricordato. "Nella quinta stagione ho chiesto che il mio personaggio venisse estromesso, solo perché non venivo più usato nel modo che avrei voluto."
In Glee, serie creata da Ryan Murphy, Matthew Morrison interpretava il professor Will Schuester. "Nessuna mancanza di rispetto per la serie", ha assicurato. "Eravamo all'apice, pensavo 'Forse se esco dallo show, potrei fare qualcos'altro, girare un film', e i produttori avevano accettato di lasciarmi fuori."
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La morte di Cory Monteith, un fulmine a ciel sereno
Tuttavia, il co-protagonista di Glee, Cory Monteith, morì all'età di 31 anni nel 2013, cambiando i piani. "Cory è morto e poi hanno detto che non potevano farmi andar via, ha detto Morrison. "Perché non puoi lasciare che i due interpreti principali dello show se ne vadano. Ovviamente ho capito la situazione. Sai, cercare di conciliare i miei desideri e bisogni egoistici con il dolore di perdere un amico straordinario... ho provato emozioni contrastanti. Ma io sono un professionista, mi sono presentato, ho fatto il mio lavoro. E ho avuto un aumento di stipendio, quindi anche quello ha funzionato".
L'attore ha specificato di essere stato sconvolto dai cambiamenti che hanno depotenziato la forza del suo personaggio: "Penso di averlo preso sul personale, come se fossi stato pessimo e per punizione fossi stato messo in disparte. Ma poi ho guardato la demografia di quello che lo show era diventato, era come se i ragazzini non volessero vedere il signor Schuester, ma fossero interessati agli attori giovani. Quindi ho capito la situazione".