Giorgio Cantarini, l'interprete del bambino de La vita è bella di Roberto Benigni, ha rilasciato un'intervista per Il Messaggero in cui ha parlato delle difficoltà che sta affrontando a causa del Covid: "Per gli artisti è un momento molto difficile, bisogna arrangiarsi. E se ci si riesce dando anche una mano nella battaglia contro il virus è ancora meglio."
Cantarini, 29 anni, originario di Montefiascone, in provincia di Viterbo, ha continuato a recitare nel corso degli anni, si era recentemente trasferito a New York ma l'arrivo della pandemia l'ha costretto a tornare a Montefiascone dove ha deciso di partecipare al bando della Protezione civile per lavorare come operatore in un call center per il tracking del Covid.-19.
La madre di Giorgio è un'infermiera professionista e l'attore ha iniziato a lavorare come operatore assieme al fratello, anch'egli impegnato in ambito artistico: "I teatri sono chiusi e lavorare sui set in questo momento è alquanto difficile. Insomma, di occasioni intorno al mondo artistico ce ne sono poche. Del resto una parte della mia famiglia già è impiegata nella sanità. Io e mio fratello abbiamo voluto farlo insieme. Anzi, spero proprio che lavoreremo fianco a fianco."
Giorgio avrà il compito, insieme al fratello e agli altri colleghi, di ricostruire la rete di contatti dei nuovi positivi rilevati dalle indagini epidemiologiche nella provincia di Viterbo, contribuendo ad arrestare la diffusione del virus sul territorio: "È un lavoro soltanto momentaneo. Ma in questo periodo tutti dobbiamo rimboccarci le maniche per poter guadagnare qualcosa e così ho fatto anche io."