A più di 30 anni dai primi film della saga, Bill Murray è tornato a girare un nuovo film sugli acchiappafantasmi, Ghostbusters: Legacy, ma questa volta gli sforzi fisici necessari per realizzarla sono stati decisamente notevoli e particolarmente sentiti.
"È stato fisicamente doloroso" ha affermato l'attore (via The Insider), che per l'occasione è tornato a vestire i panni di Peter Venkman "Indossare di nuovo quegli zaini protonici è stato davvero scomodo".
Non solo, ma le condizioni atmosferiche e ambientali non sembrano essere state tra le più favorevoli, e a causa degli effetti speciali "ti ritrovavi un sacco di vento e terra in faccia". E il finire sempre a terra, per poi dover rimettersi in piedi...
"Continuavo a dire 'Ma che roba è? Che sto facendo? Abbassarsi e rialzarsi con questa roba sulle spalle è come fare gli squat bulgari o gli swing con il kettlebell russo. Davvero spiacevole".
Ma tutto questo duro lavoro deve per forza aver generato buoni risultati: "Di solito, quando qualcosa che ti rende così sofferente, ne deriva del buono, c'è della qualità nel prodotto finale. E se sai come catturarla e proiettarla, fa il suo dovere sullo schermo e si nota, arriva al pubblico" aggiunge Murray.
E chissà se Ghostbusters: Legacy sarà un degno sequel per l'amatissima saga direttac da Ivan Reitman.
Dopotutto, al timone del film c'è Reitman Jr., Jason, che coltivava da anni l'idea per un terzo capitolo, e stando sempre alle parole di Murray si tratta di "un'idea davvero meravigliosa". Non resta che attendere settembre per scoprirlo.