Manga Dex, uno dei più noti siti di scan manga, è finito nel mirino dei maggiori editori giapponesi, che lo hanno colpito con centinaia di segnalazioni per violazione di copyright. Mentre la piattaforma rischia la chiusura, il dibattito si accende: la pirateria danneggia l'industria, ma la mancanza di accesso internazionale alimenta una questione tutt'altro che semplice.
Manga Dex nella rete: scatta il blitz antipirateria
Nel braccio di ferro tra pirateria e industria editoriale, il nuovo colpo arriva dritto al cuore del web: Manga Dex, uno dei portali di scan manga più frequentati a livello mondiale, è stato colpito da un'ondata di denunce per violazione del copyright. Secondo quanto riportato dall'account X di @MangaMoguraRE, centinaia di notifiche DMCA sono state inviate al sito da parte di vari editori giapponesi, non esplicitamente nominati ma chiaramente determinati a rimuovere interi capitoli - e in alcuni casi intere serie anime - dal portale. Sebbene Manga Dex sia ancora accessibile, la sua sorte appare appesa a un filo. A pesare sul futuro della piattaforma non è solo il volume delle segnalazioni, ma la strategia più aggressiva che il Giappone ha adottato nell'ultimo anno nella guerra contro la pirateria, persino integrando l'uso dell'intelligenza artificiale per individuare e bloccare contenuti illeciti.
Mentre l'industria festeggia la stretta contro i canali non ufficiali, una parte consistente del pubblico esprime frustrazione. Il motivo? Molti manga non vengono tradotti ufficialmente al di fuori del Giappone, lasciando i lettori internazionali senza alternative legali. Come sottolinea un commento popolare sotto il post originale: "Se gli editori riuscissero a distribuire i loro manga all'estero con la stessa rapidità della pubblicazione locale, la pirateria diminuirebbe da sola".
Ed è qui che siti come Manga Dex entrano in gioco, offrendo un ponte linguistico e culturale dove l'offerta ufficiale non arriva. Nonostante le iniziative di colossi come Viz e Manga Plus per colmare il divario, molte serie restano fuori dai radar, specialmente quelle non legate a Shueisha. La verità è che la pirateria nuoce, ma il vero antidoto potrebbe essere proprio un accesso più equo e tempestivo, capace di soddisfare una domanda globale sempre più affamata di manga e anime.