Ewan McGregor ha svelato il motivo per cui ha deciso di debuttare alla regia in occasione di American Pastoral, il film tratto dal romanzo scritto da Philip Roth.
L'attore ha infatti spiegato: "Onestamente è stata mia moglie, Eve. Quando alla fine del 2014 abbiamo perso il regista, ha detto che avrei dovuto farlo io. Erano 20 anni che volevo debuttare alla regia e non c'era mai stata l'opportunità giusta. Ho trascorso una giornata lavorando sullo script, essendo onesto sul perché volevo interpretare il ruolo e avendo un piano più elaborato in mente".
Ewan ha quindi proposto alla Lakeshore di occuparsi del film e ha ottenuto la loro approvazione: "E' stata una serie di coincidenze felici. Avrei dovuto essere il protagonista da alcuni anni. E non ho mai pensato all'ipotesi di dirigerlo perché c'era sempre qualcuno scelto per realizzarlo o era senza regista".
Dakota Fanning ha parlato del lavoro di Ewan: "E' una persona adorabile. Poterlo conoscere è stata una parte meravigliosa della mia vita e fare parte del suo debutto alla regia penso sia qualcosa che ricorderà a lungo e sono estremamente onorata di farne parte".
Jennifer Connelly ha confermato: "E' molto sicuro come regista e ha creato davvero un bell'ambiente in cui tutti potevano collaborare".
Il film racconta la storia di Seymour Levov, detto "lo Svedese", un uomo che dalla vita ha avuto tutto: bellezza, carriera, soldi, una moglie ex Miss New Jersey e una bambina a lungo desiderata, il cui mondo va lentamente a pezzi quando la figlia, ormai adolescente, compie un atto terroristico che provoca una vittima. Come è possibile che una tragedia di questo tipo sia accaduta proprio allo Svedese, la persona che per tutta la sua vita ha incarnato il Sogno Americano? Dove ha sbagliato?