Enzo Iacchetti, dopo lo sfogo a Cartabianca: "Per la mia posizione su Gaza sto perdendo parecchio lavoro"

In una recente intervista, Enzo Iacchetti, che stasera sarà sul Nove nella prima puntata di Accordi&Disaccordi, ha confidato che le sue posizioni a sostegno della Palestina non gli stanno facendo guadagnare solo simpatie

Enzo Iacchetti

Rimarranno negli annali della TV le urla di Enzo Iacchetti a È sempre Cartabianca contro Eyal Mizrahi, presidente della federazione Amici di Israele, che nell'ultima puntata del talk di Retequattro ha dato al conduttore e comico del "fascista", dopo avergli rivolto la scioccante domanda "Definisca un bambino", in riferimento alle migliaia di vittime mietute dall'esercito israeliano nella striscia di Gaza.

Una reazione francamente comprensibile quella di Iacchetti, che oggi, in un'intervista a Fanpage.it, dice: "Ho rotto il palco, ho sfondato la quarta parete del televisore. Il mio è stato un atto di supplenza morale perché chi dovrebbe parlare tace". Sono state moltissime le persone che gli hanno scritto per ringraziarlo di quella presa di posizione urlata, chi l'ha fermato per strada, chi ha cercato il suo numero per esprimere pieno accordo e solidarietà, come Rula Jebreal. E come i tanti amici ebrei che: "mi hanno telefonato e mi hanno ringraziato perché il grande pericolo adesso sai qual è? [...] Che anche gli ebrei onesti, che sono la maggior parte e che stanno anche manifestando contro il governo di Netanyahu, verranno sempre additati come degli assassini per anni, anni e anni".

È sempre Cartabianca, Enzo Iacchetti sbotta in diretta a Eyal Mizrahi: "Fascista? Ti prendo a pugni!" È sempre Cartabianca, Enzo Iacchetti sbotta in diretta a Eyal Mizrahi: 'Fascista? Ti prendo a pugni!'

Tanta solidarietà ma Enzo Iacchetti denuncia: "Sto perdendo lavoro"

Enzo Iacchetti Cartabianca

Per chi lo segue da tempo, non è certo nuovo l'attivismo dello storico conduttore di Striscia La Notizia, eppure la presa di posizione sulla Palestina - che per lui non è ideologica quanto umanitaria - sta toccando corde e ambienti che potrebbero avere un impatto sulla sua carriera. Non ci tiene, ora, a diventare un opinionista TV, però Iacchetti denuncia: "Vorrei tornare a fare il mio mestiere e non so perché il mio mestiere sta rallentando, cioè io sto perdendo parecchio lavoro. Ho parlato ieri con Morgan che mi ha detto la stessa cosa, 'non mi vuole vedere più nessuno'". Morgan, come Enzo Iacchetti, ha manifestato pubblico sostegno al popolo palestinese, non risparmiando neppure critiche al Governo, pur essendo amico e sostenitore di Giorgia Meloni.

Se da un lato alcuni impegni professionali sono stati cancellati in seguito al duro sfogo contro Mizrahi, dall'altro i soliti odiatori social non hanno risparmiato messaggi estremi: "Qualche cog..one sul web che ti scrive 'Fai il comico, non rompere il ca..o', ma questi non sono pericolosi. I più pericolosi sono quelli che ti scrivono 'preparati a morire', ed è terribile".

Il sostegno di Antonio Ricci

Una foto di Enzo Iacchetti
Una foto di Enzo Iacchetti

Non è intervenuto pubblicamente per parlare del destino della sua creatura più famosa, Striscia la Notizia, eppure Antonio Ricci non ha mancato di far sentire il proprio sostegno a chi, prima che essere uno dei principali artefici del successo del TG satirico, è anzitutto un caro amico.
A domanda precisa di Fanpage.it, Enzo Iacchetti ha così risposto: "Mi ha fatto i complimenti e mi ha mandato oggi un filmato dal Drive-in, quindi del 1985 in cui tutti i comici facevano degli sketch contro Israele, che al tempo stava già trucidando i palestinesi. Lo faceva a modo suo con una satira ferocissima e mi ha fatto un enorme piacere perché è chiaro, non c'entra niente il mio programma preferito, ma la solidarietà di Antonio per me è stata il complimento migliore che potevo avere dopo questo".

Intanto stasera Iacchetti sarà sul Nove, nella prima puntata di stagione di Accordi&Disaccordi, proprio per parlare di Gaza e della questione palestinese. Insieme a lui saranno ospiti anche la Relatrice speciale Onu per i Territori occupati palestinesi Francesca Albanese, la corrispondente dall'Italia per il Financial Times Silvia Sciorilli Borrelli, il professore di Sociologia del Terrorismo alla Luiss di Roma Alessandro Orsini.