Emilio Estevez: "Stephen King mi chiede se l'ho perdonato per Brivido"

Emilio Estevez ha affermato di essersi pentito di aver preso parte a Brivido, film scritto e diretto nel 1986 da Stephen King e basato su un suo racconto breve

In occasione di un'intervista con Vanity Fair, Emilio Estevez ha risposto a una domanda su Brivido, film scritto e diretto da Stephen King, e ha dichiarato di essersi pentito di aver recitato in quel progetto.

Una simpatica foto di Stephen King sul set di Brivido.
Una simpatica foto di Stephen King sul set di Brivido.

Recitare in un film tratto da un racconto o un romanzo scritto da Stephen King non è cosa da tutti i giorni. Eppure, Emilio Estevez la pensa diversamente. In occasione di una recente intervista, l'attore si è soffermato sulla sua collaborazione con King in Brivido. A questo proposito, Estevez ha dichiarato: "Dio, si tratta di un film terribile e anche Stephen King ne è consapevole. Ogni volta che ci sentiamo, mi chiede se io sia riuscito a perdonarlo o meno". Dotato di una forte ironia, l'interprete ha chiamato in causa anche sua madre e ha dichiarato: "Mia mamma mi chiede sempre perché abbia recitato in quel film e io gli rispondo attribuendo la responsabilità alla voglia di collaborare con Stephen King. Beh, secondo lei, avrei potuto collaborare con lui aiutandolo a ritinteggiare casa!".

Brivido è un film scritto e diretto da Stephen King nel 1986 e tratto dal racconto breve Camion, contenuto nella raccolta A volte ritornano, scritta nel 1978. Il film racconta la storia delle conseguenze provocate da un'alterazione magnetica sulle macchine elettriche e i veicoli a motore. All'epoca, il film prodotto dal gruppo De Laurentiis fu un flop e buona parte della responsabilità è stata attribuita allo stesso Stephen King che, secondo i suoi racconti posteriori, era costantemente sotto l'effetto di cocaina.

Lo scorso ottobre, Joe Hill (figlio di King) ha prospettato l'idea di un eventuale remake di Brivido di cui curerebbe la regia, che lo porterebbe a debuttare nel mondo del cinema. Secondo l'autore, lo sviluppo delle intelligenze artificiali e delle auto che si guidano da sole sarebbe un ottimo assunto da cui partire per un eventuale nuovo film.