Disney e Universal Studios fanno causa all'IA di Midjourney: "Rubano i nostri contenuti di punta"

La Walt Disney Company e la NBCUniversal hanno intentato una causa contro il generatore di immagini di intelligenza artificiale Midjourney, per aver violato opere protette da copyright delle due società.

Una scena di Shrek

Disney e NBCUniversal hanno intentato la prima grande causa di Hollywood contro un'azienda di intelligenza artificiale, accusando Midjourney di violazione sistematica del copyright. Al centro dello scontro: milioni di immagini generate senza autorizzazione, che replicano contenuti protetti come Shrek, Minions, Star Wars e i classici Disney.

Disney e Universal contro Midjourney

Non è più fantascienza: le major di Hollywood iniziano a colpire gli algoritmi con carte bollate. Disney e NBCUniversal, storici rivali al botteghino, hanno unito le forze per citare in giudizio Midjourney, una delle piattaforme di intelligenza artificiale più popolari nella generazione di immagini. L'accusa è pesante: aver creato un sistema che funziona come "un distributore automatico virtuale, capace di sfornare copie non autorizzate delle opere coperte da copyright appartenenti a Disney e Universal". Il tutto, ovviamente, senza licenze, filtri o freni.

Una scena del film d'animazione Kung Fu Panda
Una scena di Kung Fu Panda

Il ricorso, depositato presso il tribunale federale di Los Angeles, è un atto d'accusa lungo 110 pagine, corredato da una valanga di immagini che mettono fianco a fianco creazioni generate da Midjourney e celebri personaggi animati come Elsa, Shrek, I Minions, Star Wars e Kung Fu Panda. Le somiglianze sono più che evidenti, secondo gli studi, che definiscono l'attività della startup come "una violazione sistematica, continua e intenzionale". A rincarare la dose ci sono anche le dichiarazioni passate del fondatore David Holz, che nel 2022 raccontava con nonchalance a Forbes: "Abbiamo semplicemente grattato via tutto il web. Non siamo stati selettivi". E ancora: "Non c'è davvero modo di ottenere cento milioni di immagini e sapere da dove vengono". Frasi che oggi suonano come vere e proprie confessioni spontanee.

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Il cuore della disputa non è solo legale, ma filosofico: chi possiede davvero l'immaginario collettivo? Disney e Universal rivendicano il frutto di decenni di investimenti, visione e talento creativo. Horacio Gutierrez, responsabile legale di Disney, ha dichiarato: "La nostra proprietà intellettuale è costruita su decenni di investimenti, creatività e innovazione. Siamo fiduciosi nel potenziale dell'IA, ma la pirateria resta pirateria, anche se realizzata da un algoritmo". Sulla stessa linea, Kim Harris di NBCU sottolinea: "La creatività è il fondamento del nostro lavoro. Quello che è accaduto è un furto palese, al di là della tecnologia utilizzata".

Il procedimento legale mira a ottenere un risarcimento - la cifra non è ancora indicata - e soprattutto a bloccare il debutto del nuovo generatore video di Midjourney, ritenuto un potenziale moltiplicatore del danno. Per ora, la startup non ha rilasciato commenti. Ma una cosa è chiara: Hollywood ha deciso che non resterà a guardare mentre i suoi personaggi più iconici vengono reinventati da un codice privo di coscienza, ma non di conseguenze.