DAZN in difficoltà con la Serie A: l'ipotesi di dieci partite in orari diversi

DAZN ha proposto alla Lega di Serie A di trasmettere tutte le partite del campionato in orari diversi per problemi tecnici: sui social è esplosa la rivolta dei tifosi.

La Serie A del prossimo anno potrebbe avere tutte le partite in orari diversi: la proposta di DAZN, che sta facendo ribellare i tifosi sui social, è legata alle difficoltà tecniche della piattaforma streaming.

Dimenticati i tempi in cui le partite venivano trasmesse in un orario unico, ora i tifosi andrebbero incontro all'ennesima divisione della giornata di calcio della serie A. Se la proposta di DAZN dovesse essere accettata dai presidenti della massima lega, il prossimo anno le 10 partite di una giornata di campionato verrebbero trasmesse in 10 orari diversi.

L'idea di DAZN prevede che gli incontri siano spalmati in questo modo: quattro partite il sabato (alle 14.30, 16.30, 18.30 e alle 20.45). Cinque partite la domenica: il match ad ora di pranzo delle 12.30, poi altri quattro incontri alle 14.30, 16.30, 18.30 e il posticipo alle 20.45. La giornata si concluderebbe il lunedì con il posticipo delle 20:45. In questo modo un appassionato che la domenica volesse vedere tutti gli incontri starebbe seduto davanti alla televisione dalle 12:30 alle 23:00, il rischio delle piaghe da decubito sarebbe altissimo.

Ironia a parte, l'idea non piace ai tifosi, soprattutto perché deriva dall'incapacità di DAZN, che da quest'anno detiene i diritti per il campionato di serie A, di trasmettere più incontri in contemporanea. La piattaforma streaming infatti non sarebbe in grado di gestire l'enorme traffico di dati verso i server che rischiano di andare in blackout, cosa già successa in passato. Il campionato spezzatino è già realtà in altri Paesi, in Spagna le partite non vengono trasmesse in contemporanea mentre in Germania dalla prossima stagione le proteste dei tifosi hanno spinto la Lega ad abolire la partita del lunedì.