David di Donatello: il concorso, quest'anno, terrà conto anche dell'impatto ambientale dei film

Iscrivere il proprio film in gare per il David di Donatello, quest'anno, significherà anche scegliere, o meno, di sottoporre la propria pellicola a un questionario legato suo impatto e sostenibilità ambientale.

Quest'anno l'ammissione ai David di Donatello terrà conto, fra le altre cose, anche dell'impatto ambientale e della sostenibilità ecologica dei film iscritti. Si tratta di una nuova iniziativa, almeno in base a quanto riportato da Variety, cui dovranno sottoporsi tutte le pellicole che ambiscono a vincere questo premio nazionale.

Partendo proprio dall'edizione del 2023 l'Accademia deiDavid di Donatello chiederà alle case di produzione legate alle opere presentate in concorso di compilare un questionario mirato e predisposto da EcoMuvi. Successivamente questo ente analizzerà i dati forniti, utilizzati poi per compilare un rapporto complessivo sullo stato della produzione cinematografica sostenibile in Italia.

Queste sono state le parole di EcoMuvi in merito: "I Premi David diventeranno quindi la prima accademia cinematografica nazionale in Europa a monitorare i progressi della produzione sostenibile nazionale", ricordando che l'adesione a questo questionario, attualmente, è su base volontaria.

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Piera Detassis, la presidente dell'Accademia legata ai David di Donatello ha parlato di questa iniziativa in un comunicato dicendo che si tratta di "un primo passo", sperando poi che "questa attenzione alla sostenibilità possa trovare supporto da parte delle società di produzione in Italia, e stimolando positivamente il dialogo [sulla sostenibilità] in corso all'interno di altre accademie cinematografiche nazionali a livello internazionale".