Corrado Formigli e Giorgia Meloni si sono scontrati su Twitter dopo l'omicidio a Civitanova Marche del nigeriano Alika Ogorchukwu. La parlamentare di Fratelli d'Italia ha risposto ad un post del conduttore di Piazzapulita che, commentando il brutale assassino dell'ambulante, ha chiamato in causa sia la Meloni che il suo alleato Matteo Salvini.
Venerdì 29 luglio a Civitanova Marche il 32enne Filippo Ferlazzo ha ucciso in maniera brutale l'ambulante Alika Ogorchukwu, colpendolo prima con la stampella del nigeriano e poi finendolo a mani nude. Un'azione resa ancora più spaventosa in quanto su internet girano i video dell'omicidio, le immagini sono state catturate da alcune persone che hanno preferito riprendere la scena piuttosto che cercare di intervenire.
L'indignazione per quanto accaduto nella cittadina marchigiana, è stata sottolineata da Corrado Formigli che su Twitter ha scritto "Nigeriano invalido massacrato a bastonate da un italiano a Civitanova Marche. Attendiamo post indignati di Matteo Salvini e Giorgia Meloni". Il conduttore di Piazzapulita si è riferito, chiaramente, ha i post di sdegno che i due leader di destra scrivono puntualmente quando il colpevole è un cittadino di colore.
Poco dopo, sempre su Twitter, è arrivata la risposta di Giorgia Meloni, il leader della coalizione di centro-destra ha scritto "Prima di usare la morte del povero Alika per la tua penosa propaganda, non potevi almeno esprimere solidarietà alla famiglia? Come puoi verificare, io la mia condanna verso questo brutale omicidio l'ho espressa e subito. Sciacallo". Tra il conduttore di La7 la Meloni non corre buon sangue, la parlamentare ha spesso contestato le inchieste del programma di informazione condotto da Formigli.
Al giornalista è toccata l'ultima parola, attraverso altri post ""Penoso". "Sciacallo". Così parla un'aspirante leader di governo. Chapeau. Felice comunque di aver contribuito col mio tweet a farle scrivere due parole per quella povera vittima" ha scritto e poi "Preoccupante come Giorgia Meloni confonda il diritto di critica esercitato dai giornalisti e tutelato dalla Costituzione con la propaganda, legittimo strumento dei partiti per farsi votare".
Formigli ha anche evidenziato che: "il tweet in cui esorto Giorgia Meloni e Matteo Salvini a dichiarare su #civitanovamarche è delle 20.22. Quello di Meloni di solidarietà alla vittima, delle 21.40. Né immediato, come sostiene lei, né precedente al mio".